Il presidente dell'azienda di cui il Comune è socio unico presenta le linee strategiche da seguire nel biennio 2016/18. La soddisfazione di Orlando: «Ci stiamo impegnando al massimo, lo facciano anche i cittadini»
Investimenti su differenziata e porta a porta La Rap approva il nuovo piano industriale
Un nuovo piano per estendere la raccolta differenziata ad altri 130 mila abitanti, l’attivazione del nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti indifferenziati e investimenti, nel limite del consentito dalle casse dell’azienda. Sono queste le linee guida sulle quali si fonda la proposta di piano industriale per il biennio 2016/18 approvato questa mattina dal Cda della Rap.
Un piano nato sotto le direttive del socio unico dell’azienda, il Comune di Palermo, con la benedizione del sindaco, Leoluca Orlando, che ha parlato di «impegno della Rap e di tutta l’Amministrazione comunale per il rilancio di un servizio fra i più essenziali per la città, coniugando nuovi servizi e investimenti per rinforzare la raccolta differenziata dei rifiuti, il loro corretto smaltimento, accompagnati da interventi complessivi per il decoro urbano».
Per il presidente dell’azienda, Sergio Marino, le linee strategiche previste dal nuovo piano consentiranno, a partire dal prossimo anno, di concretizzare «importanti attività tra cui il secondo progetto di raccolta differenziata condominiale -Porta a Porta 2- e ancora, l’utilizzo a regime, presso Bellolampo, dell’impianto di trattamento meccanico-biologico appena consegnato dalla Regione siciliana al Comune (affidati in gestione alla Rap), anche se è in corso di definizione il collaudo del medesimo; l’impianto consentirà la razionalizzazione dei volumi di abbancamento».
«Nonostante i significativi incrementi dei costi operativi – continua Marino – siamo riusciti ancora una volta a rispettare il principio dell’equilibrio economico e finanziario con un risultato di esercizio previsto positivo».
«La Rap e il Comune si stanno impegnando al massimo – conclude il sindaco Orlando – tutti i cittadini devono impegnarsi e vigilare perché cessino comportamenti illegali e incivili legati allo smaltimento dei rifiuti»