Il 29enne Francesco Toscano è stato arrestato con l'accusa di tentato duplice omicidio. Già condannato per rissa nel 2008, il giovane catanese è ritenuto vicino al clan Mazzei. Nell'ambito di una inchiesta sarebbe risultato un assiduo frequentatore di vertici di Cosa nostra etnea
Investe e tenta di colpire con mazza cancelliere Nella fuga impatta con due dipendenti comunali
Custodia cautelare in carcere per Francesco Toscano accusato del reato di tentato omicidio a danno di due persone. Durante lo scorso mese di aprile, il ventinovenne catanese alla guida della sua Smart aveva avuto un banale incidente con un cancelliere del Tribunale di Catania all’incrocio tra corso Martiri della Libertà e via Francesco Crispi.
Sceso dalla macchina, Toscano avrebbe reagito aggredendo il sessantenne con un forte schiaffo alla testa. Dopo aver indossato il cappuccio della felpa per non essere riconoscibile in volto, dal portabagagli della sua automobile avrebbe preso una mazza da baseball e avrebbe iniziato a seguire l’uomo che nel frattempo era riuscito a scappare e ad avvertire le autorità. Risalito a bordo della propria vettura, Toscano avrebbe impattato anche due dipendenti comunali intenti a effettuare operazioni di affissione causando lo sbalzo di uno dei due, costretto a ricorrere alle cure al pronto soccorso.
I finanzieri del Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata del nucleo di polizia tributaria di Catania, per ricostruire il profilo di Francesco Toscano hanno rapportato gli elementi investigativi emersi nell’operazione Nuova Famiglia sul clan Mazzei, eseguita nell’ottobre 2015. Nell’ambito di quella inchiesta, Toscano sarebbe emerso come assiduo frequentatore di esponenti di vertice di Cosa nostra etnea.
Già condannato nel 2008 per rissa e con un procedimento penale per guida in stato di ebbrezza nel 2016, il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto opportuna l’adozione della misura di custodia cautela in carcere. Toscano, arrestato nella propria abitazione, è stato condotto nella casa circondariale di piazza Lanza dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.