Sorridente, ma non troppo fiducioso. Giuseppe Giovinco, trequartista rossazzurro, ripensa a una stagione nella quale non è riuscito a incidere come avrebbe voluto. Poco il tempo concesso da mister Ferraro, solo 454 minuti in stagione, nei quali il numero 32 originario di Torino è riuscito a mettere a segno due reti. Un percorso sotto le pendici dell’Etna che il 32enne […]
Giuseppe Giovinco: «Voglio restare al Catania. Come ho deciso di fare lo scorso gennaio»
Sorridente, ma non troppo fiducioso. Giuseppe Giovinco, trequartista rossazzurro, ripensa a una stagione nella quale non è riuscito a incidere come avrebbe voluto. Poco il tempo concesso da mister Ferraro, solo 454 minuti in stagione, nei quali il numero 32 originario di Torino è riuscito a mettere a segno due reti. Un percorso sotto le pendici dell’Etna che il 32enne ex Taranto immaginava diverso. «Quando ad agosto – ha detto Giovinco – ho deciso di scegliere il Catania ero convinto di potermi ritagliare un ruolo da protagonista. Non è stato così è mi dispiace. Scegliere Catania non è difficile, anche se la squadra disputa il campionato di serie D. Si sceglie una piazza importante, ambiziosa e che da quest’anno ha in più il valore progettuale del gruppo del presidente Ross Pelligra».
Pensiero
Un Giovinco che avrebbe potuto, visto il poco utilizzo, avere più di un mal di pancia nel corso della stagione. Non è stato così. Il trequartista ha preferito il silenzio, il continuare a lavorare con impegno nel corso della settimana per giocarsi le sue carte e provare a fare cambiare idea al tecnico rossazzurro. «Se mi sono morso la lingua? Più di un paio di volte (sorride, ndr). Ma l’interesse e il benessere del gruppo è sempre più importante di quello del singolo. Certo, a volte tornavo a casa arrabbiato ed evitavo di parlare con chiunque. Per fortuna al mio fianco ho una moglie e dei figli fantastici che mi hanno aiutato a metabolizzare la delusione e la rabbia. Questa promozione l’ho festeggiata. Ma non la sento mia come vorrei, nel senso che non avendo dato ciò che desideravo mi sento meno partecipe di altri compagni che hanno dato tanto per conquistarla. Mi sembra quasi di appropriarmi di qualcosa per cui ho messo poco».
Futuro
In realtà non è così. Perché anche chi quest’anno ha avuto poco spazio in campo come Giovinco è stato fondamentale nel corso della settimana per tenere alte la tensione e la concentrazione della squadra. Gli allenamenti, come è normale che sia, sono stati determinanti per cementare il gruppo, migliorarne le qualità e consentire, grazie all’ampio numero della rosa, al tecnico Ferraro di effettuare i suoi esperimenti tattici da applicare la domenica. Per questo non è scontato che il numero 32 rossazzurro non venga riconfermato, come altri suoi compagni di squadra, per la prossima stagione. «É normale che io voglia restare anche per il prossimo anno – ha concluso Giovinco – ma non dipende solo da me. La scelta della società verrà presa in base a dei criteri, tra questi certamente il rendimento avuto da ognuno di noi in questa stagione. Se a sensazione credo di avere più spazio in questo finale di campionato? Non credo, ma è una sensazione. Se non ho avuto spazio quando avevamo 17 punti di vantaggio sul Locri, perché ora le cose dovrebbero cambiare? Spero di essere smentito. Ho voglia di mostrare sul campo di meritare la riconferma e dimostrare che posso essere utile anche in Lega Pro».