Interventi su sanità, partite iva, baby-sitter e tasse Conte: «Nasce modello Italia, nessuno resterà solo»

«Oggi è nato il modello Italia». Nuova conferenza stampa straordinaria del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, per annunciare le misure economiche per affrontare il periodo d’emergenza causata dall’epidemia da Covid-19. Il premier ha parlato prima dei ministri delle Finanze Roberto Gualtieri e della ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. «Questo è un passaggio importante, abbiamo approvato il decreto legge contenente le misure economiche. Il governo è vicino alle tante imprese, famiglie che stanno facendo tutti enormi sacrifici per il bene comune più alto che è la salute»

Il premier si è rivolto agli italiani ribadendo che «nessuno deve sentirsi abbandonato, questo decreto lo dimostra lo Stato è qui, e le misure di sostegno ne sono concreta testimonianza della presenza dello Stato. Possiamo iniziare a parlare di un modello italiano anche sulla questione economica – continua Conte -. Siamo i primi a mettere in campo 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio delle famiglie, attiviamo flussi per 350 miliardi, è una manovra economica poderosa». Conte ha poi specificato che «con questo decreto non esauriamo il nostro compito, siamo consapevoli che non basterà ma oggi il governo risponde presente e lo farà anche domani».

Messaggio all’Ue. «Su questa strada vogliamo che l’Europa ci segua, i primi segnali sono importanti ma l’Italia è promotrice di un messaggio che si estende a tutte le istituzioni. Tra qualche minuto – anticipa Conte – avrò una videoconferenza con i paesi del G7, è una partita che giocata a viso aperto con spirito di collaborazione. Confidiamo che tutti gli stati membri ci seguiranno».

Tra le misure previsti assegni da 600 euro per le partite iva, voucher per baby sitter (in alternativa congedo parentale per 15 giorni), sospensione dell’obbligo di versamento di tributi e contributi previsto per oggi e rinvio a venerdì prossimo, rinvio al 31 maggio del pagamento dell’Iva. Estensione anche dei permessi legati alla legge 104: non più tre giorni ma dodici mensili. 

«Quello di oggi è un decreto consistente – spiega il ministro Gualtieri -. Abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto che ci è stato autorizzato dal parlamento. Si articola su cinque assi. Questo è il primo intervento per marzo, poi probabilmente torneremo ad aprile per un altro decreto». 


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