Comune di Catania, si è insediato il nuovo commissario. «In questo momento priorità a Sant’Agata»

Si è insediato nella sede municipale di palazzo degli Elefanti, il nuovo commissario straordinario del Comune di Catania Piero Mattei, nominato dalla Regione Siciliana con l’attribuzione dei poteri del sindaco e della giunta del capoluogo etneo. Il neo commissario, accompagnato dall’assessore regionale alle Autonomie Locali Andrea Messina, è stato ricevuto al Comune dal presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, dal segretaria generale Rossana Manno, dal capo di gabinetto Giuseppe Ferraro e dal comandante dei vigili urbani Stefano Sorbino. Presente anche il vice commissario Bernardo Campo.

Mattei, 78 anni originario di Lucca, ha prestato servizio nelle prefetture di Enna, Agrigento, Palermo, Reggio Calabria, Salerno, Oristano, Crotone e Vicenza e svolto l’incarico di commissario straordinario in diversi Comuni. Subito dopo l’insediamento ha firmato, come tradizione, il libro d’onore e si è soffermato su alcuni temi riguardanti le finanze comunali, la dotazione di personale, e i programmi dei prossimi giorni legati alla festa di Sant’Agata. «In questo momento sono prioritarie le cerimonie legate ai festeggiamenti della Santa Patrona – dichiara – ma non appena si concluderanno ci metteremo subito al lavoro per affrontare i tanti problemi della città». Mattei ha sottoscritto l’insediamento anche nella qualità di commissario straordinario della città metropolitana e si è recato dalla prefetta come primo atto istituzionale. Intanto per oggi pomeriggio, con inizio fissato alle 16, è stato convocato un Consiglio comunale urgente. Il funzionario prende il posto di Federico Portoghese, nominato sempre dalla Regione ma alcuni mesi dopo destinatario di un parere negativo da parte degli uffici di Palermo perché considerato non in possesso dei requisiti necessaria a ricoprire la carica di commissario straordinario. Potoghese era stato nominato al vertice dell’ente dopo le dimissioni dell’ormai ex sindaco, già sospeso per l’applicazione della legge Severino, Salvo Pogliese. Quest’ultimo condannato a quattro anni e tre mesi nel processo per peculato per le cosiddette spese pazze all’Assemblea regionale siciliana.


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