Inferno di fuoco a Monreale, brucia monte Caputo Ottanta gli sfollati, danneggiate alcune abitazioni

«Monte Caputo non esiste più». Tutto nero, tutto bruciato. Si è risvegliata così stamattina la zona tra Monreale e San Martino delle Scale, che ieri sera ha bruciato per ore, minacciando anche non poche abitazioni e lambendo il Castellaccio. Il rogo si è propagato nel giro di pochi minuti, sarebbero stati tre, secondo le prime ricostruzioni, i focolai appiccati che in breve hanno avvolto dalle fiamme monte Caputo. «Tre punti di fuoco uno avanti all’altro – spiegano dalla centrale operativa dei vigili -, ci sono voluti meno di tre quarti d’ora perché bruciasse tutto». Un inferno di fuoco ben visibile anche da Palermo, alimentato dal vento di scirocco, che ha reso più difficoltosi gli interventi. 

Per moltissimi residenti della zona è stata una lunghissima notte di paura. Sarebbero circa 80 gli sfollati, suddivisi in venti famiglie, accolti questa notte nella scuola Veneziano, aperta in via eccezionale dal sindaco per accogliere gli abitanti impauriti e quelli costretti, per sicurezza, a lasciare la propria casa. Sul posto, a coordinare gli aiuti, anche il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono. Da contrada Buttafuoco a contrada Rebottone, dove si sono registrati anche alcuni danni alle abitazioni, ancora da stimare. Non risulta, al momento, alcuna vittima rimasta ferita.  

 

A domare le fiamme le squadre dei vigili del fuoco e la forestale, insieme anche alla protezione civile e all’associazione di protezione civile Overland. Ma anche i vigili del fuoco arrivati da altre province della Sicilia e da Reggio Calabria, nel territorio di Monreale, dove ancora questa mattina i Canadair stanno effettuando lanci per spegnere gli ultimi focolai. Mentre durante la notte sono arrivate nella zona anche diverse ambulanze del 118 per soccorrere alcuni intossicati da fumo.

Decine gli interventi anche in altre zone, da Altavilla Milicia a Cefalù. Impegnativo anche il rogo che ha minacciato il comprensorio fra Termini Imerese, Cerda e Trabia, alcune abitazioni sono state evacuate per precauzione. Fiamme anche sul fronte che riguarda il Trapanese, con roghi a Partinico, Montelepre, San Giuseppe Jato e Borgetto, fiamme anche in zona Badiella a Trappeto. A Terrasini, dopo le prime segnalazioni arrivate intorno alle 23, a mettersi in gioco contro le fiamme sono stati i volontari del posto, con l’aiuto di alcuni privati che hanno messo a disposizione i propri mezzi, dal momento che nessun mezzo dei vigili del fuoco è potuto intervenire nell’immediatezza; l’incendio è stato domato nel giro di un paio di ore. Centralini intasati per tutta la notte, ma gli operatori del 115 sono tutt’ora impegnati a rispondere a chiamate e segnalazioni. 

«Oggi purtroppo è una triste giornata per la nostra comunità monrealese. Ognuno di noi dovrebbe avere il dovere sopratutto morale di salvaguardare il creato. Tutto quello che ci circonda, la natura, la salute, la vita stessa. Ma purtroppo questo molto spesso non avviene – commenta, sui social, la confraternita di San Vito Monreale -. Menti contorte, mani malate compiono scempi e creano situazioni tali da non capire che il male che stanno facendo in ogni caso coinvolge la loro stessa vita e quella delle loro famiglie, rovinando il futuro già incerto dei loro stessi figli».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]