«Le progressioni verticali in deroga dei lavoratori dell’ex Provincia regionale vanno avviate in tempi brevi per colmare le carenze del personale. Ed è anche necessario che l’ente prema affinché si prepari un piano straordinario di assunzioni, necessario al buon funzionamento della macchina dei servizi». Sono queste le richieste prioritarie che i segretari di Fp Cgil Concetta La Rosa, Fp Cisl Danilo Sottile, Fpl Uil Alessandro D’Amico e Csa Stefano Grasso, hanno esposto al primo cittadino Enrico Trantino, nella sua veste di sindaco della Città metropolitana, nel corso di un incontro.
In discussione, secondo i rappresentanti sindacali, c’è anche il contratto decentrato che contiene altre disposizioni e norme di tipo economico. Al momento i dipendenti della Città metropolitana di Catania sono 434, mentre la dotazione organica prevede circa 520 posti. Di fatto lo svuotamento del personale ammontava al 30 per cento già nella fase precedente la Legge Del Rio; subito dopo la riforma degli enti locali ha fatto il resto, svuotando di servizi e funzioni l’ente sino a impedire la corretta copertura dei servizi al pubblico.
«Urgente organizzare un tavolo di confronto – osservano i sindacati – per avviare le progressioni e dunque tutte le procedure utili a individuare, all’interno del personale assunto a tempo indeterminato nel settore pubblico, i soggetti idonei a ricoprire posti vacanti della categoria immediatamente superiore. Il blocco del turn over, la legge Del Rio che ha svuotato di servizi e funzioni l’ente di area vasta, hanno contribuito ad aggravare la situazione già precaria dei servizi pubblici. Chiediamo che vengano definite le procedure già in corso delle progressioni e i concorsi in itinere. È necessario, in sostanza – chiosano i sindacati – un intervento anche politico affinché si attui un piano straordinario di assunzioni, nonché l’eliminazione dei tetti di bilancio ai fini delle stesse».
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