Vigili del fuoco e forestale stanno affrontando un rogo scoppiato vicino alla strada statale 643, via indicata dall'Anas dopo la chiusura di un tratto dell'autostrada Palermo-Catania. In azione anche un canadair. Stamani la protesta del centrodestra a Scillato
Incendio sulla strada alternativa all’A19 Soccorsi impegnati per ore, file sulla Statale
«Fino a quando non si risolve il problema dell’autostrada meglio che ci abituiamo a queste situazioni». Allargano le braccia i vigili del fuoco del comando provinciale di Palermo. Nel pomeriggio un vasto incendio si è sviluppato vicino alla statale 643, via alternativa indicata dall’Anas dopo la chiusura di un tratto dell’A19. Si sono formate lunghe file, con auto e bus costretti a procedere a passo d’uomo per diverse ore.
I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 16.20. Per circa tre ore anche un canadair è stato impegnato per spegnere le fiamme. Il rogo adesso, secondo quanto riferito dalla centrale operativa del 115, è sotto controllo ma l’incendio non è del tutto domato. Sul posto ci sono ancora gli uomini della forestale. «La strada è quella che è e sicuramente la necessità di far arrivare i mezzi di soccorso ha peggiorato la situazione del traffico», spiegano i vigili del fuoco.
Intanto oggi l’opposizione di centrodestra al governo Crocetta si è data appuntamento per una manifestazione a Scillato, vicino al viadotto Himera colpito tre mesi fa dalla frana. La protesta è stata organizzata da Forza Italia, Ncd, Lista Musumeci. Insieme ai politici anche il sindacato Ugl, le categorie degli autotrasportatori Aias, Anav, Confartigianato Trasporti, Fai Confcommercio e poi le categorie datoriali Somaac e Cifa. «Dopo il crollo del viadotto, furono promessi interventi urgenti per evitare che l’interruzione su un’asse viario cruciale per l’intera Sicilia provocasse danni irreversibili all’economia. Ebbene, dopo circa cinque mesi, nulla è accaduto», ha attaccato il senatore di Forza Italia, Francesco Scoma. Che ha ricordato come «la bretella che serviva per superare l’interruzione non è stata realizzata e non si sa se e quando verrà costruita».
Secondo il cronoprogramma del ministero delle Infrastrutture il bypass sarà pronto, salvo imprevisti, a dicembre. Tempi invece più lunghi per l’abbattimento di una delle carreggiate del viadotto e per la verifica di stabilità sull’altra carreggiata. «I siciliani – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone – non possono patire l’incapacità dei governi nazionale e regionale con danni incalcolabili per l’economia siciliana». Anche il presidente della commissione Antimafia regionale Nello Musumeci sottolinea che «in qualunque altra parte del mondo il cantiere per il ripristino del viadotto sarebbe stato aperto già da mesi».