Martedì prossimo il presidente del Comitato regionale difesa appaltatori, Antonio Bonifacio, si incatenerà davanti al portone dell’assessorato regionale alle Infrastrutturer per protestare contro l’insipienza dimostrata dal Governo regionale, presieduto da Raffaele Lombardo.
In particolare, il presidente Bonifacio, denuncia il disinteresse dimostrato dall’attuale assessore, Andrea Vecchio, che, pur essendo un imprenditore, non ha ritenuto nemmeno di incontrare i rappresentanti della categoria, però si è intrattenuto volentieri a discutere di forestali e dei lampadari dell’assessorato che non incontravano i suoi gusti.
L’appello lanciato dal presidente Bonifacio ai suoi associati è rivolto ad astenersi dal votare per ognuno dei deputati ed assessori uscenti dell’attuale legislatura regionale ed a lottare uniti affinché finalmente le loro richieste vengano almeno ascoltate dai nuovi eletti a Sala d’Ercole.
Le rivendicazioni degli apaltatori siciliani riguardano le procedure d’appalto dei lavori pubblici che, come sono attualmente formulate, oggettivamente li escludono dalla possibilità di parteciparvi.
Nota a margine
Egregio dottor Bonifacio,
siamo solidali con lei e apprezziamo la sua protesta. Ma abbiamo il dubbio che, con personaggi come Raffaele Lombardo e i suoi assessori, incatenarsi non serve proprio a niente. Ma lei li ha guardato in faccia i protagonisti di questo Governo regionale?
Dia retta a noi: a questi signori degli appalti pubblici siciliani scomparsi non gliene può fregare di meno; per questi lanzichenecchi che oggi occupano Palazzo dOrleans e i dodici assessorati la Regione non è altro che una grande mammella che loro devono finire di ‘mungere’.
In questo momento, poi, la missione del Governo regionale dimissionario è quella di fare trovare completamente vuoti i forzieri al nuovo esecutivo che si insedierà nei primi di novembre. Si figuri quanto li impressionerà la sua protesta.
La verità è che, con questa gente, le catene andrebbero utilizzate non per incatenarsi, ma… Ci siamo capiti.
Lunica arma a disposizione è il voto. Ma, come non le sarà sfuggito, Lombardo si è piazzato nel centrodestra, mentre il Pd – che ha sgovernato per quattro anni con lo stesso Lombardo – sta nel centrosinistra (dove cè anche lUdc, altro Partito che ha sgovernato, sempre con Lombardo, per tre anni).
Insomma, chiunque vincerà di questi due schieramenti, riproporrà quello che è stato fatto in questi quattro anni.
Che dirle? Presti molta attenzione al momento del voto…
la redazione
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