In Sicilia non è ancora attivo il telepedaggio europeo. Procedura di infrazione da Bruxelles

La Commissione europea ha inviato un’ulteriore lettera di messa in mora all’Italia per il mancato recepimento della direttiva sul servizio europeo di telepedaggio, risalente al 2019, e che permette agli automobilisti di utilizzare un unico abbonamento e un unico dispositivo per pagare i pedaggi in tutti i paesi dell’UE, anziché dovere gestire sistemi diversi per ogni nazione. La procedura d’infrazione, avviata l’anno successivo, si concentra ora sulla sola regione Sicilia, dove il servizio non è ancora operativo. Lo si apprende da un comunicato dell’esecutivo Ue.Ciò significa che gli automobilisti possono utilizzare un unico abbonamento e un unico dispositivo per pagare i pedaggi in tutti i paesi dell’UE, anziché dover gestire sistemi diversi per ogni nazione.

Secondo Bruxelles, l’assenza del telepedaggio elettronico in Sicilia ostacola l’interoperabilità tra i sistemi di pedaggio stradale dei Paesi membri e compromette l’applicazione transfrontaliera dell’obbligo di pagamento dei pedaggi nell’Ue. Ciò comporta disagi per gli automobilisti, che potrebbero dovere stipulare più contratti, utilizzare fornitori diversi e installare più dispositivi a bordo per attraversare l’Italia. Nonostante l’avvio e la conclusione positiva di alcune trattative tra gestori del pedaggio e fornitori del servizio in altre regioni italiane, la Commissione ritiene necessario intervenire per garantire la piena copertura territoriale. L’Italia ha ora due mesi per rispondere e risolvere le criticità indicate, pena il possibile invio di un parere motivato, il prossimo passo nella procedura di infrazione. 


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