È risposta alla decisione del Ministro dell'Interno Matteo Salvini che non ha permesso l'attracco alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo in Italia. Circa duemila persone che con striscioni e megafono hanno urlato il loro dissenso
In migliaia al porto contro la chiusura ai migranti «L’anima di questa città è votata all’accoglienza»
Palermo non ci sta e in pochissime ore organizza un presidio al porto che poi si trasforma anche in un piccolo corteo. Aprite i porti, è questo il messaggi che è voluto partire ieri dal capoluogo siciliano in risposta alla chiusura dei porti da parte del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che non ha permesso l’attracco alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo in Italia. L’invito alla manifestazione nata da alcune associazioni che si occupano di diritti umani è partito ieri pomeriggio e grazie al tam tam sui social ha permesso che alle 21 si radunassero circa duemila persone che con striscioni e megafono hanno urlato il loro no alla chiusura dei porti. Reato di altruismo, siamo tutti colpevoli, Siamo tutti clandestini, Giù le mani dall Ong, salvano vite umane, Liberi di migrare senza catene, sono alcune delle frasi scritte sugli striscioni.
Alle 21 arriva anche Leoluca Orlando: «La presenza di tanta gente è la conferma che l’anima di questa città è votata all’accoglienza. – dice il primo cittadino tenendo tra le mani uno striscione – Chi fa distinzione tra le razze lo fa per pretesti non nobili spesso speculativi seminando odio tra esseri umani. C’è chi ha detto che non avrei potuto comunque fare attraccare la nave Aquarius a Palermo, ma se verrò incriminato sarà una gioia e non proverò vergogna. Qualcun altro dovrebbe provare vergogna per quello che dice. Palermo si conferma una città più avanti del resto d’Italia nella difesa dei diritti ed più avanti di questo ministro degli Interni. Mi chiedo dove sia il presidente del consiglio dei ministri. Se c’è batta un colpo e prenda le distanze da quello che dice Salvini per difendere la dignità del popolo italiano altrimenti dovrò pensare che non si tratta di una dichiarazione estemporanea di un ministro ma di una precisa linea politica dell’intero governo nazionale».
La manifestazione è stata organizzata da: Forum Antirazzista Palermo, ADIF Associazione Diritti e frontiere, Missionari Comboniani Palermo, ARCI Porco Rosso, Potere al Pololo, Sinistra Italiana, Sinistra Comune, Emmaus Palermo, Rete Numeri Pari Palermo, Laici Missionari Comboniani, Comitato Antirazzista COBAS, Associazione Handala, Clinica Legale per i Diritti Umani (CLEDU) e Rifondazione Comunista.