L'Isola è la prima regione beneficiaria del piano degli interventi del Coni Sport e Periferie. Si tratta di completamento, rigenerazione o realizzazione ex novo di campi di calcio e di rugby, piscine, centri per pattinaggio e atletica. «La valorizzazione del patrimonio è imprescindibile per qualsiasi politica sportiva», spiega Sergio Parisi
Impianti sportivi, 15 milioni di euro alla Sicilia «Interventi su 22 strutture in sedici Comuni»
Arrivano oltre 15 milioni di euro per gli impianti sportivi siciliani. E proprio l’isola è la prima regione beneficiaria del piano degli interventi del fondo Sport e Periferie presentato a Palazzo Chigi dal presidente del Coni Giovanni Malagò e dal premier Matteo Renzi. Un investimento complessivo da cento milioni di euro che vede in prima fila la Sicilia con 22 interventi e il maggior contributo economico.
Diverse le tipologie di interventi. Due i completamenti d’opera: a Messina il campo da rugby e a Castell’Umberto quello da calcetto. Tre le realizzazioni ex novo ci sono due campi da calcetto a Lipari e Troina e un campo da tennis a Torrenova, sempre nel Messinese. Quindi ci sono i lavori di rigenerazione, che interesseranno 16 Comuni diversi. Palermo, Messina, Siracusa, Trapani e Caltanissetta i capoluoghi in elenco. Tre gli impianti catanesi da rigenerare: la piscina di Nesima, il campo da hockey su prato Cardinale Dusmet e l’impianto Benito Paolone per il rugby. In provincia di Catania previsti altri due interventi: ad Acireale per il campo di atletica leggera (Palatupparello) e il pattinaggio a rotelle.
Le strutture da rigenerare prevedono a Messina un impianto per discipline natatorie e un centro sportivo Polivalente; a Caltanissetta e Palermo uno da calcio e uno da rugby; a Floridia (Siracusa), Trapani e San Pier Niceto (Messina) campi da calcio; uno di tennis a Sommatino; uno di atletica a Siracusa, e infine una palestra Polivalente a Piazza Armeria ed Erice.
«Essere in cima alla lista delle regioni beneficiarie del progetto Sport e Periferie è un premio per il lavoro e la credibilità del Coni Sicilia», sottolinea Sergio Parisi, vicepresidente vicario del Coni Sicilia e presidente del comitato regionale della Federnuoto. «Ho personalmente avuto modo di constatare, visitando numerosi Comuni, come la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale sia condizione imprescindibile per far decollare qualsiasi politica sportiva – prosegue -. Da presidente regionale della Federnuoto, trovare proprio in Sicilia, a Catania e Messina, due dei tre impianti natatori finanziati in tutta Italia è inoltre per me motivo di doppia soddisfazione».
Alcuni progetti finanziati con il piano nazionale Sport e Periferie erano già presenti nella graduatoria regionale, come il campo Dusmet e il pattinodromo di Acireale. «I finanziamenti nazionali – spiega Parisi – libereranno altre risorse in ottica regionale: il solo Dusmet, ad esempio, disimpegnerà tre milioni di euro, ora destinabili ad altro. Un meccanismo, questo, di cui si gioverà anche la piscina della Playa di Catania, altro impianto di vitale importanza per il movimento natatorio».