Lo scorso 27 marzo la polizia tentò lo sfratto, ma Casarrubea ottenne una proroga. Secondo le indagini della procura, la casa che prima gli è stata preventivamente sequestrata e poi confiscata definitivamente, sarebbe stata realizzata con l'aiuto dei cognati mafiosi
Immobile confiscato al cognato dei boss Vitale La polizia esegue lo sfratto
E’ stato eseguito lo sfratto dell’immobile confiscato a Leonardo Casarrubea, cognato dei boss di Partinico Leonardo e Vito Vitale.
Gli agenti di polizia, in tenuta antisommossa, questa mattina sono andati in vicolo dei Mille, Casarrubea e la moglie, Antonina Vitale, non hanno opposto alcuna resistenza, sono usciti e hanno lasciato l’abitazione. Lo scorso 27 marzo la polizia tentò lo sfratto, ma Casarrubea ottenne una proroga. Secondo le indagini della procura, la casa che prima gli è stata preventivamente sequestrata e poi confiscata definitivamente, sarebbe stata realizzata con l’aiuto dei cognati mafiosi. Il cognato dei Vitale ha sempre negato.