Il vespasiano del disonore

UNA CITTA’ IN PIENO DEGRADO. E’ PIU’ FACILE ELENCARE COSA SI SALVA DALLO SFASCIO CHE QUANTO E’ IN ROVINA, ABBANDONO, TRASCURATEZZA.

di Aldo Di vita

Palermo ore 09:15 del 5 settembre anno 2014, Piazza Francesco Cupani, bagno pubblico comunemente detto Vespasiano. Mi accingo a scattare alcune foto e dietro il mirino della fotocamera, si apre uno scenario dantesco: ho la sensazione di scendere nelle viscere dell’inferno.
Procediamo con ordine; questo Vespasiano (riservato ai soli uomini), si trova al centro di una piazza denominata Francesco Cupani, una piccola villetta con alberi e aiole. A fronte vi è la stazione ferroviaria di Palermo e dalla parte opposta, la via Francesco Maurolico.
Il servizio fotografico è certificato da una serie d’immagini raccapriccianti, il vecchio Vespasiano si trova in totale abbandono e degrado, la struttura non é in funzione, all’interno e all’esterno è sommerso da rifiuti urbani che ne fanno una vera e propria discarica. Tutt’attorno oltre alla puzza nauseabonda, immondizie di vario genere. Le aiole e gli alberi sono ridotti in uno stato pietoso, il degrado impera e fa da padrone. Ciò che mi ha particolarmente sconvolto è la presenza di un essere umano all’interno della struttura che dimora allo stato brado (barbone) che per certi aspetti mi riporta indietro nella preistoria al tempo dei cavernicoli.
Dallo scatto s’intravede il suo sguardo spaventato e smarrito. Sorpreso dall’immagine, mi sono subito chiesto se quello che stavo vivendo e osservando dietro la mia fotocamera fosse vero e se ciò facesse parte della nostra civiltà: uno scoramento totale.

Un piccolo cenno storico sull’origine dei Vespasiani. Essi risalgono al periodo della civiltà romana è presero nome dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano. Per i romani rappresentavano un segno di civiltà e cosi fu nei secoli seguenti, fino ai giorni d’oggi. A testimonianza storica di quanto detto un certo Gaio Svetonio Tranquillo scrittore romano di età imperiale ci tramanda che oltre a prendere il nome di Vespasiano come l’imperatore, questi fece mettere una tassa a carico dei Fullones (lavoratori di panni), che ricavavano ammoniaca per i loro mestieri.

Cari lettori e cittadini da qualche tempo la nostra amministrazione comunale, dimostra sempre più delle forti carenze tecniche amministrative, compromettendo gravemente, la totalità dei servizi alla cittadinanza, come il decoro urbano, con grave perdita d’immagine e dignità della nostra città, che ormai soccombe nel degrado più assoluto. A fronte dei fatti che tormentano quotidianamente Palermo, ritengo opportuno che ci sia un coinvolgimento dei cittadini, una mobilitazione di massa, e un immediato intervento da parte del primo cittadino e dei suoi collaboratori per il ripristino della civiltà, dei servizi, della cura del patrimonio e del verde pubblico. Da qualche tempo si parla di una Palermo città della cultura e patrimonio dell’umanità, ma ritengo che per aspirare a quest’ambito traguardo bisogna anche meritarlo, ridando a Palermo la sua persa identità e la sua dignità che le spetta a pieno titolo.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]