Stefano Alì smentisce le chiacchiere sull'annullamento della manifestazione, regolarmente al via domenica 17 febbraio. Temi caldi restano la gestione della sicurezza del circuito cittadino e la novità dello sbigliettamento, organizzato attraverso nove botteghini
Il terremoto non fermerà il Carnevale di Acireale Sindaco: «Voci infondate, la città non si abbatte»
«Il Carnevale quest’anno si farà, perché ha una ricaduta turistica importante: in più dobbiamo dimostrare che questa città va avanti e non si fa abbattere dal terremoto». Risponde così il primo cittadino Stefano Alì a chi, in queste ultime ore, aveva messo in giro la notizia sul blocco della grande manifestazione a seguito del terremoto di Santo Stefano. Tra le zone più colpite figura infatti l’Acese, in particolare la frazione di Pennisi. Le chiacchiere in città sono proliferate, tanto che Alì ha deciso di convocare una conferenza stampa alla presenza del direttore artistico Giulio Vasta e del presidente della fondazione del Carnevale Orazio Fazzio.
Il sindaco ha sottolineato come rinunciare al Carnevale comporterebbe danni economici e commerciali: «Il Carnevale andrà avanti, pensando anche a quegli acesi che hanno perso la casa, i quali non vivranno sicuramente la manifestazione con lo stesso spirito». Per sostenere i terremotati, la fondazione del Carnevale ha pensato a una raccolta fondi: «Tutti avranno la possibilità di dare qualcosa ai terremotati nei vari punti che verranno allestiti ai botteghini e dentro il circuito – annuncia il presidente Fazzio – Assicuriamo la piena riuscita di un evento studiato in maniera attenta già a partire dallo scorso agosto». La kermesse non è compromessa, dunque, è avrà inizio domenica 17 febbraio per poi concludersi martedì 5 marzo. La sostanziale novità di questa edizione del Carnevale sarà la chiusura del centro cittadino, dove si terranno le esibizioni e le sfilate dei carri allegorico-grotteschi, nei giorni clou della manifestazione. I non residenti ad Acireale pagheranno un ticket di 5 euro e potranno usufruire di un abbonamento di 20 euro che permetterà loro sei accessi. La decisione tuttora fa discutere, ma già da un mese sono in vendita le prevendite. I biglietti verranno esibiti e controllati nei nove botteghini che la fondazione ha disposto lungo il circuito.
Tuttavia, dopo il terremoto, adesso in tanti si chiedono se il circuito sia veramente sicuro. Strutturalmente, ma anche per quanto riguarda le forze di sicurezza, visto che molte unità saranno impegnate nei centri colpiti dal sisma. «La manifestazione del carnevale non comprometterà di certo i fondi che ci arriveranno per il terremoto: abbiamo chiesto il rimborso per ognuno dei danni che non riguardano il centro cittadino, dove ci sarà il Carnevale. L’unico punto compromettente è via Paolo Vasta, le cui criticità non sono però dovute al terremoto». Nella strada, specificatamente a ridosso di piazzetta Garibaldi, sono emersi dei problemi nel manto stradale, oggi pericolante e transennato. «Abbiamo predisposto già un lavoro di 40mila euro – sottolinea Alì -, bisogna prima fare una verifica e capire i problemi che rappresenta tutta l’arteria, visto che problemi simili si sono verificati in passato in punti diversi, sempre nella stessa via». Sull’impegno delle forze dell’ordine arrivano altre garanzie: «Un dispiegamento di 140 unità, istruite e accreditate dalla questura di Catania, forze che arriveranno anche da altri Comuni, garantirà la sicurezza all’interno del circuito e lo sbigliettamento, quindi non ci sono problemi in questo senso», osserva Giulio Vasta.
Chiuse le polemiche sul Carnevale di Acireale, rimane il problema viabilità: molte strade vicine al circuito e al confine con la città dei cento campanili risultano interdette a causa dei danni post-sisma. Ciò renderebbe difficile raggiungere Acireale ma la situazione, a detta del sindaco, entro il 17 febbraio potrebbe essere risolta. «Incontreremo i vigili del fuoco per definire la situazione e stabilire gli interventi da attuare sugli immobili che creano difficoltà. Abbiamo presentato dei progetti per la riparazione di alcune strade – assicura Alì – e non appena ci daranno l’autorizzazione faremo i lavori, dal costo di 6-7mila euro a carico del Comune».