Il Taormina Film Fest rimane senza organizzazione Annullati contratti e accordi con Crowe e Coppola

Lo scorso 10 aprile il Tar di Catania si è pronunciato sui ricorsi seguiti all’aggiudicazione del bando per l’organizzazione del festival del cinema di Taormina, decidendo di escludere Videobank, che si era aggiudicata la gara, e Agnus Dei che ne aveva gestito le ultime edizioni e aveva fatto ricorso. Videobank ha dato dunque il suo addio definitivo al Tao Film Fest

Secondo il tribunale amministrativo, la società etnea non ha attestato «il menzionato requisito dell’esperienza biennale in materia di organizzazione e gestione di attività ed eventi assimilabili a quello oggetto della procedura», mentre la società uscita perdente, la Agnus dei, già organizzatrice in passato della manifestazione, non aveva «documentato di avere inviato tutte e tre le buste entro il termine prescritto». Tale mancanza, secondo il Tar, avrebbe dovuto determinare l’esclusione dalla gara già al momento dell’apertura delle buste. 

Adesso Videobank si tira fuori definitivamente dall’organizzazione della rassegna cinematografica Festival del Cinema di Taormina. «Oggi, martedì 2 maggio – scrive la società catanese – Videobank ha annullato definitivamente tutti gli accordi riguardanti ospiti e proiezioni». E tra le altre cose «ha liberato dagli impegni presi Russell Crowe, che aveva accettato di svolgere il ruolo di presidente della giuria del festival rimanendo a Taormina per tutta la durata della rassegna cinematografica». La società etnea aveva avviato da mesi la preparazione del festival e adesso ha disdetto gli accordi già definiti con Al Pacino, Francis Ford Coppola, Tim Roth, Price Bosnan, Tim Robbins, Matthew Modine. E ha annullato gli accordi con le case di produzione per le proiezioni delle prime al Teatro Antico. 

«Il regista Francis Ford Coppola, come tra l’altro riportato da alcuni quotidiani, oltre ad aver dato la disponibilità per una lezione di cinema ai giovani, si era detto orgoglioso di poter organizzare a Taormina nei giorni del festival la serata in ricordo dei 45 anni del Padrino. Era prevista anche una visita a Savoca, dove fu girata una delle scene fondamentali del Padrino parte prima. Ma l’incertezza che ha avvolto, nostro malgrado, l’organizzazione del festival ha indotto Coppola a dirottare la serata al Radio City Music hall di New York. Il rammarico di Videobank è certamente grande: la Sicilia tutta, oltre che Taormina, perde infatti una possibilità di promozione con un danno di immagine che difficilmente sarà recuperabile». 

Alla fine del lungo comunicato Videobank spiega che «si è vista costretta a sciogliere tutti i contratti già siglati con gli sponsor che avevano già raggiunto la cifra di 650mila euro mentre altri erano in via di definizione. Mesi e mesi di lavoro, di entusiasmo e di impegni buttati letteralmente al vento». L’affondo finale riguarda la querelle amministrativa che ha di fatto visto perdere solo Taormina e il suo Film Fest. «Abbiamo più volte cercato, sempre tenendo conto di una sentenza che non condividiamo ma rispettiamo, una soluzione con Taormina Arte e con l’assessorato regionale al Turismo per non vanificare il nostro lavoro e non danneggiare la nostra immagine e quella della Sicilia tutta. Hanno deciso, nostro malgrado, di scegliere altre strade, anche se al momento alla società Videobank non è stata notificata alcuna decisione definitiva. Dopo infatti aver ricevuto da Taormina Arte una mail con la quale la nostra società veniva ufficialmente dichiarata assegnataria definitiva dell’organizzazione, non ci è mai stato comunicato che assegnatari non lo eravamo più». 

Adesso la palla passa al Comune e alla Regione, ma i tempi tecnici per bandire una nuova gara, considerato che il festival dovrebbe andare in scena a metà giugno, sono strettissimi. Il sindaco Eligio Giardina ha detto che l’evento si farà comunque, dal 10 al 17 giugno, ma «sarà un’edizione minimale. Sarà sotto la direzione artistica di Taormina Arte – spiega Giardina – per non perdere la tradizione della kermesse. Ne abbiamo discusso con l’assessore regionale Anthony Barbagallo e si è deciso di optare per una gestione in house del festival. Sappiamo già che non sarà paragonabile alle edizioni precedenti».


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