Il ring delle emozioni

Molto spesso consideriamo le nostre emozioni come dei nemici da cui difenderci. L’emozione di per sé non è né negativa né positiva, semplicemente è qualcosa che rende chiaro cosa provi in un preciso momento.  

Nel caso in cui si tratti di gioia o soddisfazione è semplice definirla come un’emozione positiva, perché è qualcosa che riconosci con facilità e, quasi sempre, è legata a eventi del momento o molto recenti, quindi sai da dove arriva. In caso di agitazione o paura, invece, esistono due possibilità: nella prima ipotesi, provi l’emozione negativa subito dopo un evento o una notizia ricevuta; nella seconda ipotesi, invece, capita che quelle stesse emozioni negative si manifestino all’improvviso (sotto la doccia, mentre fai la spesa, durante una passeggiata), dopo molto tempo dalla notizia o dalla scoperta che ti ha causato dolore; ecco che ti senti impotente, perché non riesci ad associare quella sensazione spiacevole a un preciso evento accaduto in quel momento. 

Batticuore, gambe che tremano, senso di vuoto e fiato corto, ecco cosa intendo quando parlo di senso di impotenza; qualcosa che ti fa paura perché non sai come mandarlo via e soprattutto non sai cosa lo abbia provocato. È come se all’improvviso ti ritrovassi da solo all’interno di uno spazio stretto dal quale non sai come uscire. 

Ecco quindi, che ti senti come chiuso all’interno di un ring, dove l’emozione negativa si manifesta come se fosse un avversario che vuole attaccarti. Pensando proprio all’esempio del ring, il pugile per difendersi dal suo rivale usa tutto ciò che è in suo potere per metterlo al tappeto. Rifletti un attimo, quando ti capita di vivere un’emozione spiacevole vuoi che finisca al più presto; spesso non riesci neanche ad identificarla con chiarezza, perché la fretta prende il sopravvento. Quasi sempre “aver fretta” è sinonimo di “aver paura”: paura di non essere in grado di gestire qualcosa. 

Quando si tratta di emozioni però, aver fretta di mandarle via senza prendersi il tempo di capirle o addirittura facendo finta di non provarle realmente, non fa altro che ingigantirle. 

Il primo passo per uscire da questa sensazione spiacevole di impotenza è fidarti di te. Prenditi il tempo per osservare da vicino le tue emozioni, senza lasciarti sopraffare dall’agitazione e dalla fretta di risolvere; così facendo, ti renderai conto che non si tratta di un avversario che vuole attaccarti ma, semplicemente, di un segnale che vuole farti capire qualcosa. 

Certo quel segnale può portare con sé dolore, senso di delusione, senso di colpa, però l’unico modo per uscire da quel ring è renderti conto che non si tratta di una lotta. L’ansia e la paura, dunque, smettono di esistere nel momento in cui prendi consapevolezza di ciò che vuole dirti quell’emozione e, nonostante il dolore e il dispiacere che quest’ultima può portare con sé, ti concedi il tempo di viverla e accettarla. 

A conti fatti, ciò che ti attendeva non era un pugno, ma un abbraccio. Abbraccia e accogli le tue emozioni, solo così potrai gestirle e vedere le cose per come sono realmente. 

Se hai qualche domanda o per qualsiasi curiosità sul mondo del Mental Coaching scrivi a susannamineomentalcoach@gmail.com


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]