La Regione Toscana ha annunciato che ricorrerà alla Corte costituzionale contro la legge varata dal governo nazionale osteggiata da molti sindaci. Il presidente siciliano: «Iniziativa di stampo propagandistico»
Il ricorso contro il decreto sicurezza, la Regione non ci sta Musumeci: «Non abbiamo tempo e non vogliamo trovarlo»
La Sicilia “non ha tempo per iniziative di stampo propagandistico” e quindi “non seguirà le altre Regioni sulla pretesa illegittimità costituzionale del decreto sicurezza”. Lo dice il governatore Nello Musumeci all’Ansa, a proposito dell’iniziativa annunciata dalla Regione Toscana di ricorrere alla Corte Costituzionale sul decreto sicurezza varato dal governo nazionale e contro cui inizialmente si sono schierati alcuni sindaci, in primis quello di Palermo Leoluca Orlando.
“Siamo impegnati – afferma – nella riprogrammazione dei fondi extraregionali, nella sessione di bilancio e nella preparazione del tavolo attuativo dell’accordo finanziario raggiunto con il governo nazionale, che per la Sicilia significa dare seguito ad un’Autonomia che abbandoni i privilegi e sostenga le opportunità. Non abbiamo tempo – aggiunge – né vogliamo trovarlo, per iniziative di stampo propagandistico e quindi non seguiremo le Regioni che stanno proponendo azioni per la pretesa illegittimità costituzionale del decreto sicurezza. Le leggi, quando sono promulgate dal Capo dello Stato, intanto si applicano. Ed in ogni caso esiste una sede per il confronto con il governo che è la Conferenza delle Regioni, anche per dialogare su aspetti certamente marginali”.
(Fonte: Ansa)