«La storia dice che sono un giocatore di B, categoria in cui ho segnato più di tutti» ha dichiarato il 34enne attaccante di Tivoli presentato oggi allo stadio. Il bomber, che prenderà il numero 32, non sarà disponibile nella gara in programma domenica con il Marina di Ragusa
Il recordman della B passa alla causa rosanero Sforzini: «Per me non è D, un onore essere qui»
In cuor suo, dopo la rescissione del contratto (alla fine di agosto) con la Cavese, sperava di andare a Palermo. E il desiderio di Ferdinando Sforzini si è avverato: «Palermo è una piazza che va accettata al di là della categoria – ha sottolineato il trentaquattrenne attaccante di Tivoli presentato questo pomeriggio allo stadio Barbera – non è serie D per me. E’ una società che è ripartita da zero ma con grandi prospettive ed è un onore essere qui. Cosa è successo con la Cavese? Divergenze con il club, le loro idee non si sposavano con il mio modo di vedere il calcio». E’ il momento, dunque, di voltare pagina: «Speravo nella chiamata del Palermo anche perché vicino casa mia a Roma non c’erano molte società importanti e in D. Arrivo in un club che è in D ma in cui si lavora come se fossimo tra i professionisti. E io cercavo proprio questo. C’era stato qualche contatto tra il mio agente e il direttore non meno di dieci giorni fa, poi la trattativa ha avuto un’accelerata e martedì abbiamo chiuso. Ho preso un volo e sono arrivato subito».
Sforzini, che per motivi regolamentari non sarà disponibile domenica nella gara interna con il Marina di Ragusa (deve passare almeno un mese dall’ultima partita giocata con i professionisti che nel suo caso è quella con il Picerno disputata con la maglia della Cavese in C lo scorso 25 agosto, cinque giorni prima della rescissione), sa cosa significa vincere in quarta serie. Lo ha sperimentato sulla sua pelle nella passata stagione ad Avellino contribuendo con 11 gol alla promozione in C degli irpini. «Doppia cifra e promozione, sicuramente metterei la firma – dice ancora – Il gol, comunque, è un aspetto personale anche se aiuta molto la squadra ma il primo obiettivo resta la promozione». Traguardo per il quale l’attaccante rosanero lotterà a partire dal 29 settembre in occasione della gara esterna con l’FC Messina: «Mi sono allenato da solo nell’ultimo periodo e mi manca un po’ il ritmo partita. Faccio un po’ di fatica ma sto abbastanza bene. Ballottaggio con il mio alter ego Ricciardo? Il campionato è lungo e alla fine ci sarà bisogno di tutti. L’importante è arrivare all’obiettivo». Che lui già conosce: «Credo che, adesso, questo Palermo sia più pronto rispetto all’Avellino in cui ho giocato l’anno scorso anche se poi abbiamo collezionato una serie di vittorie consecutive. Ho avuto un buonissimo impatto con i compagni. Mister Pergolizzi è una persona diretta e sincera e certamente andremo d’accordo perché io sono esattamente come lui».
Chi è Ferdinando Sforzini? Ecco il suo biglietto da visita: «La storia dice che il mio campionato è la serie B, categoria nella quale ho segnato più gol di tutti. Ho 34 anni e inevitabilmente penso al futuro ma c’è ancora un presente che voglio vivere in campo con il Palermo, squadra con la quale mi piacerebbe fare una cavalcata fino alle categorie superiori. Numero di maglia? Prenderò il 32 perché era libero e anche un po’ per scaramanzia. In carriera ho avuto sempre il 32 o il 99, i miei numeri storici ai quali sono legato da un punto di vista affettivo». Non resta che dare appuntamento ai tifosi al 29 settembre e cercare con i gol di alimentare l’entusiasmo di un pubblico che, numeri alla mano, si è risvegliato: «So che è stato superato il record di abbonamenti in D (con 10.446 è stato battuto il precedente primato del Parma, ndr), questa è serie A. Dobbiamo fare i complimenti a questi splendidi tifosi e ripagarli con i risultati».