Il pugno e la sveglia Se la politica si desta solo per discutere di sé

Un pugno è un pugno, sempre fastidioso. E da condannare. A Catania è un caso politico, perché ha colpito il sindaco. In realtà a menare le mani, ci raccontano le cronache, è stato una persona disadattata con problemi psichici: niente di premeditato da parte sua. Niente di volutamente politico, a quanto pare, nel suo gesto. Però per quel pugno la politica si risveglia dal suo sonno e giù una ridda di proclami di solidarietà. Dovuti, per carità.

È la loro carica di retorica ad avermi colpito ed anzi un po’ annoiato. Ancora una volta, anche di fronte ad un gesto violento in sé, se non nel significato, mi pare che la politica parli soltanto per discutere di sé stessa. È vero che a non dir niente, a non esprimere dichiarata solidarietà si rischia la fine di quel genero che non si preoccupò del raffreddore della suocera: tutti a sospettarlo di desiderarne la fine prematura. Bene quindi chi ha avuto la delicatezza di un pensiero gentile, solidale. Ma tutto il resto, dico, non saprei che c’entri. Tutte quelle sigle, ne avrò contate almeno 48 su di un qualche giornale, di solito dormienti ed anzi evanescenti, sembrano cogliere l’occasione per autocertificare la loro esistenza in vita.

Manca uno sguardo aperto e sincero sulla città, soltanto frasi fatte: «L’imbarbarimento della società»; «Il pericolo dell’antipolitica»; «La città che rinasce nelle regole contro cui si scaglia la violenza». Ma vi siete informati ? Era una persona con diversi problemi, lui non sa niente. Lui non vede come noi e noi non lo vediamo, lo schiviamo.

È piena di abbandono la nostra città, ed è questa la violenza di cui dovremmo parlare ed interrogarci. Una città che nel suo piccolo ha una struttura metropolitana, che richiederebbe una seria politica di accoglienza e servizi sociali invece drasticamente ridotti. Noi che stiamo in salute facciamo violenza agli altri, con l’incapacità collettiva di accudirli. Fino al giorno in cui un altro pugno ci scuoterà per un po’ come il trillo fastidioso di una sveglia al mattino. E allora alzeremo ancora la mano per spegnerla, con il nostro pugno. O no ?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]