I rosanero si impongono con il risultato di 2-0 sul campo dell'ultima in classifica e agganciano il Monopoli in seconda posizione a soli quattro punti dalla capolista Bari. L'esterno destro ha messo il sigillo sul match, dopo il momentaneo 1-0 firmato Brunori
Il Palermo vince ad Andria e vede il primo posto Almici: «Vittoria del gruppo, continuiamo così»
Era un’occasione troppo ghiotta e lasciarsela sfuggire sarebbe stato davvero un sacrilegio. Il Palermo era consapevole che vincendo nella tredicesima giornata del girone C sul campo della Fidelis Andria, ultima in classifica, avrebbe dato un segnale molto importante al campionato. E i rosanero, che si sono imposti con il punteggio di 2-0, hanno portato a termine la loro missione agganciando contestualmente il Monopoli al secondo posto a quota 23 e portandosi a soli quattro punti dalla capolista Bari. Era una partita trappola quella giocata oggi allo stadio Degli Ulivi al cospetto di un avversario che, impelagato nei bassifondi della classifica, era costretto a fare punti. Motivo per cui va evidenziato in grassetto il bel voto alla squadra che, sotto lo sguardo del presidente della Lega Pro, Ghirelli, presente in tribuna, il tecnico Filippi ha segnato sul suo registro: «La cosa più importante è la continuità in termini di prestazione – ha sottolineato l’allenatore nel post-partita – ed è soprattutto per questo che sono soddisfatto. Dobbiamo proseguire su questa strada continuando a lavorare sodo e a fare ciò che abbiamo fatto oggi: giocare con l’atteggiamento giusto e rendere semplici le cose difficili».
La vittoria è maturata grazie ai gol dell’attaccante Brunori – abile al 27’ a superare il portiere con una bella conclusione di sinistro in torsione sugli sviluppi di una respinta dopo una punizione calciata da Dall’Oglio – e dell’esterno destro Almici che ha messo in cassaforte il risultato al 63’ con un comodo piatto destro su assist di Valente al culmine di un break alimentato da Fella. E in virtù di questo blitz vincente i rosa hanno sfatato contemporaneamente una serie di tabù: primo successo nella storia del Palermo ad Andria, due vittorie esterne consecutive (evento che non si verificava da maggio in occasione dei playoff dello scorso campionato), e prima affermazione fuori casa in questo campionato mantenendo la porta inviolata: «Ho sempre detto che questa è una squadra competitiva – sostiene Filippi – Può giocarsela contro tutti fino alla fine ma per fare certe valutazioni dobbiamo aspettare la fine del girone d’andata».
Ha le idee chiare anche Almici, esterno destro oggi in un 3-5-2 speculare a quello di una Fidelis Andria che in un paio di circostanze, soprattutto con l’attaccante Di Piazza conterraneo del tecnico Filippi, ha impensierito la compagine rosanero: «Non guardiamo la classifica e non dobbiamo pensare al Bari o al Catanzaro. L’avversario più ostico per il Palermo è il Palermo stesso ma se giochiamo sempre con lo stesso atteggiamento mostrato oggi non vedo formazioni che possano metterci sotto. L’esultanza in occasione del gol? Mi sono tolto la maglia e sono andato a festeggiare con i nostri tifosi perché sentivo l’importanza di questa partita. E’ stata la vittoria del gruppo e l’aspetto che più mi ha colpito è stato proprio l’atteggiamento del collettivo, la voglia di ogni giocatore di lottare e sacrificarsi per il compagno».