Il match in programma domani sul campo della compagine calabrese, che nelle ultime cinque giornate ha ottenuto tre punti in più dei rosa, darà risposte importanti in merito alla reale identità della capolista. Out, in difesa, gli squalificati Lancini e Vaccaro. In mediana, ballottaggio Kraja-Langella
Il Palermo alla ricerca di una fisionomia Gara a Castrovillari una prova della verità
Alla ricerca di continuità e di una vera identità. Qual è il vero Palermo? Il rullo compressore che ha asfaltato gli avversari nelle prime dieci giornate di campionato o la squadra vulnerabile, al netto dei successi di misura contro ACR Messina e Giugliano, vista nelle ultime cinque partite? Una risposta la darà la gara in programma domani alle 14,30 sul campo del Castrovillari e valida per la sedicesima giornata del girone I. Negli ultimi cinque turni la compagine calabrese ha ottenuto dieci punti, tre in più rispetto ai rosanero che in questo intervallo temporale hanno rimediato anche due sconfitte e segnato solo tre reti. Spie di un’involuzione acuita dai passi falsi casalinghi negli scontri diretti contro Savoia e Acireale.
E proprio il ko rimediato domenica scorsa contro gli acesi ha messo in discussione delle certezze che in precedenza sembravano acquisite. Ecco il motivo per cui un’affermazione condita magari da una prestazione convincente, al di là del consolidamento della posizione del tecnico Pergolizzi al quale i dirigenti hanno rinnovato comunque la fiducia nei giorni scorsi, sarebbe un’importante iniezione di fiducia. Una boccata di ossigeno per una squadra che ha bisogno di ritrovare autostima e consapevolezza dei propri mezzi. Processi che il titolo di campione d’inverno, traguardo che il Palermo taglierebbe matematicamente vincendo in terra calabrese a prescindere dal risultato del Savoia secondo a cinque punti di distanza, aiuterebbe a sviluppare in maniera più rapida.
Per il match dello stadio Mimmo Rende contro la formazione guidata da Salvatore Marra undicesima in classifica con 20 punti, sfida nell’ambito della quale spicca il confronto tra la squadra (il Palermo) con la migliore difesa esterna d’Italia (un solo gol subìto) e il miglior rendimento in trasferta del campionato in virtù di sei successi e un pareggio e quella con la migliore retroguardia interna del girone I (il Castrovillari con quattro gol incassati tra le mura amiche come l’ACR Messina), Pergolizzi ha intenzione di rispolverare il 4-3-3. Nel tridente d’attacco, in cui non ci sarà Santana operato giovedì al tendine d’Achille destro, i riflettori saranno puntati in particolare su Ricciardo (a secco dallo scorso 3 novembre e autore di una tripletta giovedì nel test vinto dai rosa a Carini 12-1 contro il Casteldaccia, squadra di Promozione) e Ficarrotta, esterno offensivo palermitano dal quale società e allenatore si aspettano feedback diversi da quelli che ha mandato finora.
L’unico dubbio è a centrocampo e riguarda il ballottaggio Kraja-Langella nella cerniera a tre completata da Martin e Martinelli, tornato in gruppo nella seduta di ieri mattina e regolarmente a disposizione. In difesa, reparto privo degli squalificati Vaccaro e Lancini (presente ieri pomeriggio assieme al dt del settore giovanile Rinaudo e a Lucera alla presentazione della sedicesima edizione del torneo Calciando in Rete al campetto della Parrocchia San Giovanni Apostolo al Cep dove l’attaccante palermitano ha mosso i primi passi), le fasce saranno presidiate da Doda e Accardi che ha recuperato in seguito al risentimento al flessore della coscia destra accusato nella seduta di mercoledì. Al centro, spazio al tandem composto da Peretti e Crivello, pronto a tornare in prima fila dopo lo stop forzato dovuto all’infortunio muscolare rimediato a Palmi lo scorso 17 novembre.