In serie A le insidie sono dietro l’angolo e basta un episodio o una circostanza sfortunata per perdere terreno e mettere in discussione la bontà del lavoro costruito fino a quel momento. Il Palermo, comunque, si sta attrezzando e dopo la sosta si è gettato a capofitto nel lavoro proprio per non farsi trovare impreparato
Il Palermo a caccia di conferme Ostacolo Cagliari sulla strada rosanero
Non ci sono i presupposti per definire decisiva una partita valida per la diciassettesima giornata ma, per il Palermo, la gara interna di domani contro il Cagliari (ore 15) può valere una grossa fetta di stagione. In caso di successo, infatti, i rosanero (noni in classifica e reduci dalla striscia-record di otto risultati utili consecutivi) farebbero un ulteriore passo avanti verso il traguardo fissato ai nastri di partenza mettendo, di fatto, una seria ipoteca sulla salvezza. Obiettivo ancora da raggiungere ma ampiamente alla portata della compagine di Iachini che, con un vantaggio già di 10 punti sulla zona retrocessione, può guardare all’immediato futuro senza particolari ansie e con la consapevolezza di essere praticamente a metà dell’opera.
Il piano d’azione impostato dal tecnico e dal suo staff poggia, dunque, su basi solide ma in casa rosanero la parola d’ordine resta prudenza.
In serie A le insidie sono dietro l’angolo e basta un episodio o una circostanza sfortunata per perdere terreno e mettere in discussione la bontà del lavoro costruito fino a quel momento. Il Palermo, comunque, si sta attrezzando e dopo la sosta si è gettato a capofitto nel lavoro proprio per non farsi trovare impreparato. Fame di successi e voglia di continuare a stupire saranno le molle attraverso le quali la squadra cercherà sempre nuove motivazioni e proverà a superare le trappole presenti lungo il cammino.
Il primo ostacolo, in ordine di tempo, è rappresentato dal match contro il Cagliari. Un appuntamento da non sottovalutare per diverse ragioni: la prima partita dopo le festività natalizie, innanzitutto, presenta sempre delle incognite e anche il coefficiente di difficoltà legato all’avversario impone una certa cautela. I numeri dicono che la formazione sarda è in difficoltà (i rossoblù, al terzultimo posto a quota 12, hanno ottenuto solo un punto nelle ultime quattro gare e sono a secco di vittorie da otto giornate) ma è composta da individualità di spessore e soprattutto ha tanta sete di riscatto. Stimoli alimentati dal cambio in panchina che, di solito, produce una scossa dal punto di vista psicologico, soprattutto all’inizio del nuovo corso.
Tramontato il progetto che ruotava intorno a Zeman, la società ha deciso prima di Natale di cambiare rotta puntando su Gianfranco Zola. Per risollevare la china, la dirigenza si è affidata ad un’icona rossoblù, una figura speciale per l’ambiente cagliaritano pronta a calarsi immediatamente nella nuova realtà e a mettere al servizio del gruppo il bagaglio di esperienza maturato in qualità di tecnico in Inghilterra. Una gavetta parziale ma certamente utile nel curriculum dell’ex fantasista di Oliena che, pur sapendo di dovere ancora percorrere tanta strada prima di imporsi come allenatore nel panorama calcistico italiano, proverà a lasciare subito il segno dando un preciso indirizzo alla sua conduzione tecnica.
«Il cambio tecnico non va sottovalutato, ci vorrà una gran partita da parte nostra – ha spiegato il tecnico Iachini – Il Cagliari ha un attacco di qualità, è forte a centrocampo e da anni porta avanti un certo tipo di percorso in termini di conoscenza e costruzione di campionati importanti. La prima dopo la sosta? Soltanto dopo la gara potremo avere delle risposte. Noi abbiamo dato ai ragazzi qualche giorno di riposo in meno, è fondamentale riaccendere subito la macchina al massimo dei giri». Contro i sardi potrebbe essere superato il record di presenze stagionali al Barbera.
«Già nella scorsa stagione, vincendo il campionato di serie B, avevamo dato un segnale di serietà, impegno e professionalità e i tifosi lo hanno capito affezionandosi alla squadra. Ci auguriamo di averli sempre al nostro fianco. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che non si accontenta mai e il cui unico obiettivo è quello di dare il massimo partita dopo partita. Questo aspetto, ritengo, ci ha avvicinato ancora di più ai nostri sostenitori».
Sono 24 i convocati di Iachini. Contro gli uomini guidati da Zola, costretto a fare a meno degli attaccanti Sau e Ibarbo (il colombiano è stato bloccato da un problema muscolare rimediato nella rifinitura), il tecnico rosanero punterà sulla formazione-tipo. L’unica novità potrebbe esserci nella linea a tre difensiva e riguarda la forte candidatura di Feddal che, sul centro-sinistra, insidia il posto occupato di solito da Andelkovic.