Le parabole verranno messe in funzione per tre giorni, fino a venerdì. Lo ha deciso il Cga che ha chiesto al collegio di verificazione di tornare a Niscemi per completare il lavoro che non è stato fatto il mese scorso, perché mancavano le necessarie precauzioni. Preoccupate le attiviste
Il Muos verrà acceso mercoledì prossimo Mamme: «Quali garanzie di sicurezza?»
Il Muos di Niscemi verrà acceso mercoledì 9 marzo e le misurazioni dei campi elettromagnetici dureranno per tre giorni, fino al primo pomeriggio di venerdì 11 marzo. Non ha perso tempo il Consiglio di giustizia amministrativa che il 26 febbraio non ha emesso la sentenza che tutti si aspettavano ma ha ribadito la necessità di effettuare i test mettendo in funzione contemporaneamente sia le tre parabole dell’impianto Usa di telecomunicazioni militari, sia le 46 antenne presenti nella base di contrada Olmo già dagli anni ’90.
I giudici amministrativi erano stati chiamati a esprimere un parere dopo il ricorso del ministero della Difesa contro la sentenza del Tar di Palermo che aveva dichiarato abusivi i lavori di costruzione del Muos. In quella stessa sentenza si ammetteva che non era stato fatto abbastanza per valutare i rischi per la salute. Il Cga aveva quindi ordinato a un collegio di verificatori – formato da due tecnici e tre rappresentanti di altrettanti ministeri – di effettuare le misurazioni sul campo. Lo scorso 12 gennaio, alla vigilia delle operazioni, quando sembrava tutto pronto, la prefettura di Caltanissetta, con una decisione improvvisa, bloccò tutto, per «l’impossibilità di indicare alcuna misura precauzionale da adottare, in assenza di ogni elemento di conoscenza e valutazione in proposito». Nessuno tra gli enti consultati – Asp, Arpa, vigili del fuoco e amministrazione comunale – sapeva quali interventi mettere in atto per evitare rischi alla popolazione. A questo si aggiunge un’altra motivazione, sottolineata dallo stesso Cga: la non disponibilità della strumentazione idonea che sarebbe dovuta essere messa a disposizione dell’Arpa.
Ragioni che spinsero il collegio dei periti guidati dalla presidente Maria Sabrina Sarto, a completare il lavoro di analisi sulla base dei dati esistenti, forniti dall’ambasciata degli Stati Uniti d’America e la cui attendibilità è stata contestata dai legali del comitato No Muos. Tuttavia, al momento di decidere, il Cga non ha potuto fare altro che ammettere che l’incarico assegnato al collegio non era stato effettivamente portato a compimento e ha indicato il nuovo mandato con le stesse finalità. L’appuntamento è per le 8 di mattina di mercoledì prossimo alla base di Niscemi. I test si concluderanno venerdì alle 14. La notizia crea allarme tra le mamme No Muos. «Cos’è cambiato rispetto a un mese fa? – chiede Samanta Cinnirella, rappresentante del gruppo di Caltagirone – Perché si sta riproponendo la stessa situazione? Forse ci sono ora i mezzi per assicurare la sicurezza della popolazione?». Domande che le mamme rivolgeranno alla Prefettura di Caltanissetta in una lettera. «Non è possibile – continua – che il principio di precauzione venga annullato da una settimana all’altra. Vogliamo incontrare la prefetta che già nelle settimane scorse è stata disponibile con noi, ma tutto dipende dagli ordini che hanno. Noi – conclude – confidiamo nella revoca di questa verificazione».