Il Governo Crocetta ha licenziato gli infermieri precari. Ma questi non si arrendono e annunciano una mobilitazione

APPUNTAMENTO IN PIAZZA OTTAVIO ZINO IL 12 E 13 MARZO DALLE OTTO DI MATTINE ALLE NOVE DI SERA. INVECE DI RISPARMIARE SUI RICCHI “DRG” DELL’ISMETT, DELLA MADDALENA E DELLA RIZZOLI MADE IN SICILY, SI RISPARMIA MANDANDO A CASA LA GENTE E LASCIANDO 600 POSTI VACANTI

Tra i tanti lavoratori presi in giro dall’Amministrazione regionale ci sono anche gli infermieri precari. Gli avevano promesso che non avrebbero perso il lavoro. Invece li hanno gettato in mezzo alla strada.

Ma la storia non sembra finita. Al contrario, sembra appena iniziata. Mercoledì 12 marzo e giovedì 13 marzo gli infermieri precari della Provincia di Palermo annunciano una manifestazione davanti la sede dell’assessorato regionale alla Salute.

“Siamo sempre noi, gli infermieri precari e disoccupati della provincia di Palermo – leggiamo in un comunicato -. Abbiamo manifestato più volte davanti l’assessorato regionale alla Salute. Siamo stati ricevuti dall’assessore in persona e dal suo staff di gabinetto. Ci hanno rassicurato, emanando circolari, note esplicative e disposizioni sui contratti. Siamo stati presi in giro”. 

Insomma: il solito copione del Governo Crocetta: promettere e non mantenere.

“Il 31 dicembre 2013 – raccontano gli infermieri precari della provincia di Palermo – molti dei nostri contratti sono scaduti e non sono stati rinnovati. I nostri posti sono stati coperti (parzialmente) dai vincitori del concorso di mobilità e, in modo illegale e contraddicendo le circolari assessoriali, dagli idonei della mobilità: in pratica è stato necessario aver vinto un concorso fuori dalla Sicilia per partecipare al concorso di mobilità e ottenere il trasferimento, a tempo indeterminato, nelle Aziende ospedaliere siciliane, anche con pochissimi mesi di esperienza lavorativa”.

“È davvero intollerabile – si legge sempre nel comunicato – che chi ha una brevissima esperienza venga preferito a chi lavora, da precario, anche da più di 10 anni nelle strutture ospedaliere siciliane!”.

Così apprendiamo che tanti infermieri precari che operano – anzi che operavano – negli ospedali pubblici siciliani, anche con dieci anni di anzianità, sono stati in parte sostituiti da personale in molti casi privo di esperienza. Il tutto per risparmiare. Nella sanità pubblica della Sicilia il Governo Crocetta i risparmi li attua così: licenziando il personale.

L’importante è salvaguardare i ricchi ‘Drg’ dell’Ismett, della Maddalena, della Rizzoli made in Sicily (dove si lavora ‘benissimo’…) e via continuando. 

“La Giunta di Rosario Crocetta – prosegue la nota degli infermieri precari – autoproclamatasi ‘rivoluzionaria’, si era ripromessa di risolvere il problema del precariato nella pubblica amministrazione e nella sanità: bene, ci sta riuscendo. Come? Trasformandoci da precari in disoccupati! Mandandoci tutti a casa!”.

“Ma noi a casa non restiamo – dicono gli infermieri precari – e rilanciamo la mobilitazione in due giorni, il 12 e il 13 marzo (dalle otto alle ventuno), in cui ci proponiamo di essere visibili alla cittadinanza per lanciare l’allarme su un problema che deve stare a tutti noi: la garanzia del diritto alla salute per tutti!”.

“A tal proposito – si legge sempre nel comunicato – abbiamo deciso di compiere un primo studio delle piante organiche pubblicate nei siti aziendali: il risultato conferma la carenza in organico di infermieri e inoltre si notano parecchie incongruenze tra quanto documentato nelle piante organiche e l’effettiva situazione che abbiamo conosciuto in reparto durante il periodo dei nostri incarichi. Secondo stime sindacali, mancano attualmente dagli organici ben 600 infermieri!”.

Dunque apprendiamo che, sempre per ‘risparmiare’, l’attuale Governo regionale ha tolto dalla sanità pubblica siciliana 600 infermieri! Tutto lavoro che viene caricato sugli infermieri rimasti che, questa va da sé, sono massacrati dal lavoro.

Di seguito le rivendicazioni degli infermieri precari:;

– revisione immediate delle piante organiche delle Aziende ospedaliere siciliane;

– immissione in servizio degli incaricati che a partire dal giugno 2013 non hanno avuto diritto alle proroghe;

– proroghe contrattuali per gli infermieri incaricati che giungeranno alla data di scadenza;

– concorso con riserva come previsto dalla legge nazionale.

“Data la complessità della situazione – conclude la nota degli infermieri precari – ci aspettiamo il supporto di tutti i sindacati di categoria e del collegio IPASVI della Provincia di Palermo a tutela di una figura professionale che, di fatto, da questa vicenda subisce una mancanza di rispetto che riguarda sia il lavoratore precario ‘usa e getta, ma soprattutto per i pochi infermieri a contratto che si trovano a fronteggiare carichi assistenziali assurdi e potenzialmente dannosi per se stessi e per il paziente”.

 


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