Il palermitano, neo Presidente della Repubblica, tra gli applausi, ha tenuto il suo discorso alla Camera. «La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute». Intanto, a Palermo un maxischermo al convento dei Teatini e un altro a a Castellammare del Golfo per dar modo ai cittadini di seguirei in diretta il giuramento del nuovo Presidente.
Il giuramento del Presidente Sergio Mattarella Commosso nel ricordo di Falcone e Borsellino
Oggi la cerimonia di giuramento del dodicesimo capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il palermitano, neo Presidente della Repubblica, tra gli applausi ha tenuto il suo discorso alla Camera. Poi accompagnato da Premier Renzi si è recato anche al Vittoriano per la tradizionale deposizione della corona d’alloro che verrà ‘accompagnata’ dal sorvolo delle Frecce tricolori.
Intanto, a Palermo un maxischermo al convento dei Teatini e un altro a a Castellammare del Golfo per dar modo ai cittadini di seguirei in diretta il giuramento del nuovo Presidente. Iniziative che fanno il paio con l’appello del governatore Rosario Crocetta a tutti i siciliani di esporre le bandiere tricolore «come simbolo di orgoglio per l’elezione di Sergio Mattarella, figlio di Sicilia, presidente della Repubblica italiana e rappresentante dell’unità nazionale».
«La lotta alla mafia e quella alla corruzione sono priorità assolute»: afferma il presidente della Repubblica, durante il suo giuramento.
«La corruzione – ha aggiunto – ha raggiunto un livello inaccettabile, divora risorse che potrebbero essere destinate ai citttadini, impedisce la corretta espressione delle regole del mercato, favorisce le consorterie e danneggia i meritevoli e i capaci». Il capo dello Stato ha citato le parole severe di papa Francesco contro i corrotti, «uomini di buone maniere ma di cattive abitudini». Ed ha sottolineato quanto sia «allarmante la diffusione delle mafie in regioni storicamente immuni. La mafia è un cancro pervasivo, distrugge speranze, calpesta diritti».
A giudizio del presidente Mattarella occorre «incoraggiare l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, che spesso a rischio della vita si battono per contrastare la criminalità organizzata. Nella lotta alle mafie – ha ricordato cedendo per un attimo alla commozione – abbiamo avuto molti eroi, penso a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Per sconfiggere la mafia occorre una moltitudine di persone oneste competenti tenaci e una dirigenza politica e amministrativa capace di compiere il proprio dovere verso la comunità». Leggi il testo integrale del discorso del nuovo capo dello Stato