Giorgio Tosatti si è spento alletà di 69 anni. Napolitano: Figura acuta e autorevole
Il giornalismo perde un grande
Il mondo del giornalismo ha perso un grande. E morto il 28 febbraio a Pavia lopinionista Giorgio Tosatti. Aveva 69 anni, ne avrebbe compiuti settanta il prossimo dicembre, ed era stato sottoposto a trapianto di cuore lo scorso 11 ottobre, ma aveva avuto delle complicazioni nel corso dellultimo mese, tanto che era stato costretto a ritornare in ospedale.
Genovese di nascita, Tosatti era innanzitutto un uomo di grande cultura, che era stato ex direttore del Corriere dello Sport-Stadio ed ex presidente dei giornalisti sportivi. Aveva inoltre collaborato con le più importanti trasmissioni sportive di Rai e Mediaset, distinguendosi per la classe e per immensa competenza. Professionista serio, tutti ricorderanno le sue critiche e i suoi accurati commenti.
Non sono tardate ad arrivare le dichiarazioni su di lui di vari personaggi di spicco. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ricorda così: Giornalista acuto e commentatore sportivo equilibrato e autorevole. Il mondo dello sport perde con Tosatti un protagonista di grande qualità e moralità.
Queste le parole, invece, di Luca Pancalli, commissario straordinario della Federcalcio: Scompare non soltanto un grande giornalista sportivo, tra i più competenti e autorevoli: perdiamo un amico sincero, intelligente e schietto nella critica, interprete generoso e appassionato degli ultimi 50 anni.
Il Ministro dello Sport Giovanna Melandri: La figura di Tosatti rimarrà indissolubilmente legata ad un giornalismo non urlato, fatto con misura e serietà.
Un commento, infine, anche da Madrid dal capitano della Nazionale, Fabio Cannavaro: Per noi azzurri era il Pallone dOro dei giornalisti.
Siamo tutti convinti che una figura come Giorgio Tosatti nel mondo dello sport non si potrà rivedere facilmente, poiché egli era unico per stile e correttezza, appartenente forse ad un mondo sportivo, calcistico soprattutto, che non ci riguarda più, che non più quello dei tempi del decano del giornalismo italiano.