Il ‘giallo’ del cadavere ritrovato da un peschereccio di Siracusa

TRE TESI A CONFRONTO. POTREBBE ESSERE QUELLO DI UN MIGRANTE. O QUELLA DEL COMANDANTE DI UNA NAVE. ANCHE SE LA TESI PIU’ PROBABILE E’ CHE SI TRATTI DELL’UOMO INGHIOTTITO DALL’ACQUAZZONE DI ACIREALE IL 25 SETTEMBRE E FINITO IN UN TORRENTE E POI IN MARE

E’ in corso il riconoscimento del cadavere dell’uomo trovato in mare da un peschereccio siracusano. Si tratta di un quasi giallo, dal momento che le possibili interpretazioni sull’identità del morto sono due, o forse tre. Si potrebbe trattare di una dei tanti migranti finiti in mare (i fatti di queste ore a Lampedusa lo lascerebbero pensare). O del comandante di un a nave scomparso qualche tempo fa. O, ancora, dell’uomo travolto la scorsa settimana dal temporale e precipitato in un torrente di Acireale. 

Quest’ultima sembra la tesi più vicina alla realtà, stando a quanto scrive Il giornale di Siracusa. Gli inquirenti hanno disposto l’autopsia, che è stata affidata al medico legale Francesco Coco.

Stando alle indiscrezioni – riportate, come già ricordato, da Il giornale di Siracusa – il cadavere pescato nel mare di Siracusa potrebbe essere di Giuseppe Castro, l’uomo di 53 anni che, lo scorso 25 settembre, è stato trascinato nelle acque di un torrente di Acireale, il Lavinaio-Platani.

Quel giorno Acireale è stata colpita da una bomba d’acqua. tanti i danni. E anche un uomo scomparso, inghiottito – così è stato detto – dalle acque del torrente in piena di Acireale.

Dopo il temporale sono state avviate le ricerche dell’uomo. Ma del cinquantatreenne sono stati rivenuti solo i suoi bermuda e il telefono cellulare. Non si esclude che il corpo dell’uomo possa essere stato trasportato in mare. 

Le correnti marine – questa la tesi di queste ultime ore – potrebbero averlo trasportato nelle acque del mare di Siracusa. Qui sarebbe finito nelle reti dei pescatori.

Le cose stanno così? Sarà l’autopsia a stabilirlo con certezza. In queste ore il medico legale attende di esaminare i rilievi antropomorfici che, sempre secondo Il Giornale di Siracusa, potrebbero a questo punto risultare determinanti.

Come detto all’inizio, gli inquirenti escludono l’ipotesi che possa trattarsi del corpo di Gianluca Bianca, il capitano del Fatima II scomparso nel luglio del 2012 dopo un ammutinamento quando la sua imbarcazione si trovava a poca distanza dall’isola di Creta.


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