Il garage di Google o dei motorini smontati?

Avevo un portatile paragonabile ad un televisore ultrapiatto da centosettantasette pollici. Una cosa gigantesca, neanche di mia proprietà, che a stento sapevo accendere. Sistema operativo? Windows Vista. Da far inorridire gli esperti, i numerosissimi esperti. Sì, perché un Barcamp come quello organizzato da Telecom all’ex Monastero dei Benedettini è fatto essenzialmente per quelli che di computer e tecnologia ci campano e se ti vedono con un Windows Vista su centosettantasette pollici, tirano fuori dalla borsetta una scatoletta per la cipria, rosa, però appena la apri c’ha lo schermo e la tastiera, ed è un pc di ultima generazione, con Linux, altro che.

Il Working Capital Camp, connesso con l’etere tramite Facebook, Twitter e qualsiasi altro social network possibile ed immaginabile, dovrebbe essere una fucina di idee. Riccardo Luna, direttore di Wired Italia, ha condotto il dibattito tra gli ospiti noti e il pubblico, partecipe ed attivo.

Franco Bernabè, Telecom Italia, spiega perché partire con Catania.

«Il mondo delle telecomunicazioni sta cambiando, si sta trasformando nel mondo della rete, che non è gerarchica e in cui ognuno può esprimere la propria intelligenza. Vogliamo essere protagonisti di questa trasformazione, e abbiamo bisogno di creare un ecosistema, che sia fatto soprattutto da giovani. Il rapporto con l’Università, in questo senso, è essenziale. Catania, in particolar modo, ha mostrato spiccate abilità imprenditoriali».

Harald Bonura, avvocato catanese emigrato a Roma, ha spiegato che «alla rivoluzione tecnologica si aggiunge una grande rivoluzione sociale grazie al web 2.0; a queste si potrebbe aggiungere una grande rivoluzione economica. Partire da Catania è significativo: qui c’è una grande ricchezza reale, che non corrisponde ad una ricchezza formale».

Il mondo dell’industria è presente ai lavori con Domenico Bonaccorsi, presidente di Confindustria Catania.

Domanda banale, facile, ma interessante. Le aziende hanno capito come funziona il web 2.0? Sanno cos’è? I ragazzi, di certo, l’hanno capito, ma gli imprenditori?

«Catania ha una realtà positiva per quanto riguarda l’utilizzo di internet. Quasi il 90% delle aziende associate a Confindustria Catania sfrutta internet, comunica attraverso internet: la città è molti vivace sotto questo punto di vista».

“Comunicare”, in questo caso, come emerge dagli interventi del pubblico, significa avere un indirizzo di posta elettronica. Bel passo avanti, bella vivacità.

Vivace, invece, è certamente il progetto di Antonio Presti, Fiumara d’Arte, che sta lavorando su Librino, in particolare sulla Porta della Bellezza. «E’ un progetto etico che dev’essere un dono per i bambini del quartiere, diecimila in tutto, su centomila abitanti. Oggi i ragazzi di Librino non devono essere recuperati, ma rispettati. Quale Catania può reinserire oggi Librino come periferia? Il 15 maggio inauguriamo la Porta della Bellezza: Librino è ferita da un muro che divide la parte vivibile del rione da quella più malfamata. Il muro sarà riempito di installazioni artistiche, e sarà reso qualcosa di buono, mentre finora è qualcosa di quasi vergognoso».

E’ poi il turno di Gianluca Dettori, fondatore di dPixel e “regista del Working Capital Camp”, che aggiunge che il piano di lavoro con Telecom «durerà due anni, con l’obiettivo di trovare almeno una quarantina di progetti da inglobare dentro Telecom.Vogliamo che partano progetti fatti da giovani imprenditori che promuovano idee quasi rivoluzionarie. Facebook, ad esempio, sarebbe il quinto stato del mondo, per popolazione. Ed è stato ideato da un ragazzo di 24 anni che doveva scrivere una tesi. Vogliamo stimolare a pensare idee in grande, a cercare di non limitarsi: castrarsi non ha senso».

Discutendo d’informazione, proprio Gianluca Dettori spiega il suo punto di vista sui giornali cartacei, che non avrebbero più senso d’esistere: «Un ragazzo non spende più un euro per una rivista: si connette e gratuitamente ha tutte le notizie che voleva, con una pluralità di fonti che farebbe impallidire qualsiasi giornale in edicola».

Spazio al dibattito e agli interventi dal pubblico. Luciano Granozzi, docente della facoltà di Lingue, ha chiesto qual è l’impegno che una grande azienda come Telecom vuole portare avanti: sarà una cosa a lungo, medio o breve termine?

«Tenete presente che, a Catania, in nessun garage s’inventerà il nuovo Google. A Catania, nei garage, semmai si smontano motorini rubati. E quello sì che è un affare redditizio. Occorre perciò lavorare anche a medio termine, per rafforzare il contesto dentro cui le idee originali potranno affermarsi».

Un po’ disfattista, lo apostrofa qualcuno, troppo pessimista, interviene qualcun altro. Non mancano i cervelli, bensì la mentalità. E questo, forse, non è del tutto sbagliato.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]