Ancora ci provano a venderci la storia di una unità d'italia che ha portato bene al sud. La solita manfrina, ampiamente smentita dalla storiografia moderna e dall'analisi economiche della svimez, oggi ci viene riproposta, in salsa filosofica, dal corriere della sera
Il Corriere della ‘Mezzanotte’ attacca il meridionalismo
Ancora ci provano a venderci la storia di una Unità d’Italia che ha portato bene al Sud. La solita manfrina, ampiamente smentita dalla storiografia moderna e dall’analisi economiche della Svimez, oggi ci viene riproposta, in salsa filosofica, dal Corriere della Sera, in un articolo di Ernesto Galli della Loggia.Che, così sentenzia: la tesi ormai dominante tra i ceti intellettuali del Sud secondo cui l’Unità d’Italia ha penalizzato il Mezzogiorno, “può avere un effetto devastante: rafforzare il potere dei gruppi di comando nelle realtà del Mezzogiorno”.
Si spieghi meglio: il Mezzogiorno dovrebbe rassegnarsi a questa Unità, e a tutte le bugie sul Risorgimento, per evitare il rischio di rafforzare poteri e politici marci? Qual è il nesso? A quanto ci risulta, poteri e politici marci non sono solo prerogativa del Sud. E ci risulta pure che i più grandi meridionalisti della storia, siano sempre stati detestati dai ‘gruppi di comando” di cui parla La Loggia (questo il link per leggere la sua dissertazione).
C’è il rischio che qualche politicante ascaro tenti di strumentalizzare il risveglio culturale del Sud? Pure se ci fosse, non ci pare una buona ragione per rassegnarsi al sottosviluppo e all’ignoranza storica. Sullo scritto dello scienziato del Corriere, interviene l’Unione Mediterranea, organizzazione che promuove il riscatto del Sud e la conoscenza della vera storia risorgimentale, che intanto ribattezza il giornale in questione come ‘IL CORRIERE DELLA MEZZANOTTE’.
“Galli Della Loggia torna per la millesima volta sul libro di Emanuele Felice per dire due cose che sono interessanti anche per noi: 1) l’idea che i mali del Sud siano stati provocati dal modo sbagliato di fare l’Unità d’Italia è ormai maggioritaria nel Mezzogiorno, soprattutto tra gli insegnanti (ciò per lui è un male, per noi è musica) 2) questa idea porta secondo Galli Della Loggia come conseguenza un rafforzamento della classe dirigente locale, soprattutto regionale in quanto più vicina alle convinzioni dei meridionali
Il Corriere della Sera/Mezzogiorno – dice l’Unione Mediterranea- cercherà di indottrinarci rilanciando alla grande le fesserie di Felice sul Sud colpevole di tutto, arretrato da sempre eccetera, ma lo fa sapendo che per loro la strada è in salita perché stiamo culturalmente vincendo”. E il rischio che qualche politicante ne approfitti? “Il rischio c’è. Quando i politici della peggior specie capiranno la forza culturale e in potenza di consensi che abbiamo verranno a corteggiarci. Si fingeranno meridionalisti da sempre. Copieranno le nostre parole d’ordine. Dovremo avere memoria lunga”.