Il Comune liberalizza cessioni e locazioni - incassando un corrispettivo - grazie alla decisione di Sala delle Lapidi che applica a Palermo una sentenza della Cassazione per agevolare la compravendita degli immobili in edilizia convenzionata
Il Consiglio approva la delibera sulle cooperative Rimossi i vincoli di vendita e affitto degli alloggi
Il Consiglio comunale ha approvato la delibera che elimina i vincoli sul prezzo massimo di vendita e di affitto per gli alloggi in edilizia convenzionata. Il provvedimento applica anche a Palermo una sentenza della Cassazione dello scorso settembre che ha fatto chiarezza su una materia gravata da norme spesso contraddittorie obbligando gli enti locali a modificare le convenzioni con le cooperative per agevolare la compravendita degli immobili.
Sollecitati da questa sentenza, i Comuni di tutta Italia stanno applicando due commi, il 49 bis e il 49 ter, che nel 2011 hanno aggiornato una legge del 1998 rimuovendo i vincoli sul prezzo massimo di vendita e sul prezzo massimo del canone di locazione degli alloggi costruiti su aree cedute in diritto di proprietà e di superficie. In questo modo si liberalizza la vendita e la locazione degli appartamenti, a condizione che siano trascorsi almeno cinque anni dalla data del primo trasferimento dell’immobile. La rimozione del vincolo è legata anche al versamento di un corrispettivo al Comune, anche a rate. Saranno coinvolti circa 200 alloggi.
Il consigliere del Movimento 139 Pierpaolo La Commare esprime «grande soddisfazione per avere finalmente esitato un atto atteso da tanti cittadini impossibilitati a concludere le compravendite di immobili costruiti in cooperativa. Un atto che diverse amministrazioni italiane stanno affrontando con la collaborazione dell’ordine nazionale dei notai, che ha dato una mano a districare la complessa normativa in materia. Ancora una volta il consiglio è riuscito a mettere da parte le polemiche politiche per perseguire l’interesse collettivo». La Commare fa riferimento alle bordate in seno all’opposizione tra Forza Italia e Pd, ma anche contro gli stessi orlandiani, che avevano fatto saltare l’approvazione della delibera nelle ultime sedute d’aula.
Il presidente della commissione Urbanistica Alberto Mangano parla di «atto dovuto», il cui ritardo «stava per determinare situazioni di difficoltà per centinaia di famiglie che sono in attesa di vendere o comprare alloggi costruiti in cooperativa. Anche se poteva farsi più celermente va ricordato che ancora a gennaio scorso non era chiaro quale ufficio avrebbe dovuto provvedere a redigere l’atto. Grazie all’impegno della commissione che presiedo è stata sbloccata la situazione e gli uffici delle Infrastrutture hanno risposto prontamente facendo arrivare la delibera al Consiglio già a marzo. Votando questa delibera si è data una risposta a quanti dubitavano del senso di responsabilità dei Consiglieri comunali».
«Finalmente una buona notizia per i proprietari di case costruite in cooperativa – dice il capogruppo dei Comitati Civici Filippo Occhipinti -. Il Consiglio comunale ha esitato un atto che era necessario per legge ma che sblocca una serie di atti di compravendita e mutui che altrimenti non potevano essere rogati. Gli interessati potranno così da domani richiedere e avere il nulla osta necessario presso gli uffici competenti».