L’amministrazione di Umberto Scapagnini lo aveva restituito alla città con nuovi sedili e una nuova pavimentazione, per passeggiare all’ombra delle palme piazzate a ridosso della sede stradale. Di quell’intervento di recupero, però, che doveva rilanciare la zona del “Passiatore” di Catania rimane solo il ricordo. Divenuta area dove contrattare prestazioni a luci rosse, nel tempo […]
Il Comitato Romolo Murri chiede la riqualificazione per il “Passiatore” e piazza Martiri della Libertà
L’amministrazione di Umberto Scapagnini lo aveva restituito alla città con nuovi sedili e una nuova pavimentazione, per passeggiare all’ombra delle palme piazzate a ridosso della sede stradale. Di quell’intervento di recupero, però, che doveva rilanciare la zona del “Passiatore” di Catania rimane solo il ricordo. Divenuta area dove contrattare prestazioni a luci rosse, nel tempo sono sparite le palme, imbrattate le panchine e danneggiati alcuni arredi. Il tutto a ridosso della stazione centrale e in uno spazio lasciato sospeso come piazza Martiri della Libertà. «Due siti – ha dichiarato Vincenzo Parisi, presidente del Comitato Romolo Murri – che da molto tempo non vengono più considerati i salotti buoni della città a causa della mancanza di sicurezza e manutenzioni straordinarie. Due spazi che nel tempo sono stati adottati parzialmente dai commercianti della zona, dalle parrocchie o dai gruppi scout. Tutto questo ovviamente non può bastare visto che, soprattutto la sera, mancano i necessari controlli. Eppure ci troviamo a pochi passi dal Duomo».
Un paradosso in una città che vive mille contraddizioni e dove non si riesce a fare tesoro degli interventi di riqualificazione pagati con denari pubblici meno di vent’anni fa. Nel caso specifico tutto viene enfatizzato dalla centralità dell’area dove, per diversi aspetti, non si riesce a dare una prospettiva di crescita. «Chiediamo al Comune – prosegue – di intervenire come ha già fatto in molte altre piazze o spazi pubblici della città: accedere a fondi europei da cui trarre i capitali necessari per attivare i lavori di ristrutturazione. Ultimata questa fase, una possibile sinergia con i commercianti della zona e un piano di rilancio definitivo potrebbe mettere fine a un degrado che oggi è sotto gli occhi di tutti».