Il calcio e i nostri eroi

Mi chiedo come sia possibile che le aspirazioni di milioni di persone siano di diventare “calciatori”, che magra consolazione studiare!

Il calcio, in Italia, rappresenta lo sport nazionale, lo sport più seguito e maggiormente praticato, magari anche quello più invidiato, in parte per la passione, in parte per la bella vita, in parte, forse, per un desiderio di notorietà molto diffuso.

Eppure ci sono cose migliori da fare nella vita che rinchiudersi in casa, urlare contro qualcuno o qualcosa (in questo caso, oggetto più ricorrente la nostra cara TV), e contemplare 11 uomini che corrono da destra a sinistra spingendo un oggetto sferico, di cui il nome adesso mi sfugge, su un campo in erba, senza in realtà un obiettivo tanto specifico.

Questa è la mia visione del calcio, schiavitù per le menti.

Scherzando scherzando, il calcio ha davvero degli effetti collaterali, prendiamo i cosiddetti Appassionati (alla Piccinini, per intenderci), felicemente presi da un gioco nel quale non sono mai i diretti protagonisti.

 

Fateci caso, hanno tendenze verso la FOLLIA, si concentrano affannosamente nei dibattiti (anche su questioni prive di valore, tipo “di che colore era la canottiera dell’arbitro”) in cui sempre si perde il filo del discorso, ma finché si grida va bene.

Ormai anche io da profana, mi sono fatta una certa “cultura”, so quanti occhiali ha Ciccio Graziani e quanti anelli al giorno cambia Mughini.

Ci sono varie categorie di trasmissioni che, a parer mio, drogano la mente di un tifoso… ci sono i “notiziari del calcio”,  dei veri e propri giornalisti con tanto studio alle spalle SPRECATO a parlare di quanto prende Vieri, o di quanti goal non ha fatto.

 

Ci sono anche dei “flash” cioè degli aggiornamenti (IN TEMPO REALE) di quante volte parla al telefono Galliani con sua moglie o di quante volte parla Moratti con sua cognata (sono cognati o sbaglio??)… a pensarci bene, con tutti quei soldi può fare una buona azione, le da un posto come presidentessa dell’Inter, si dimette e al ministero ci pensa qualcun altro……. Ma lasciamo la politica altrove.

Ed infine ci sono delle trasmissioni che hanno il compito di COMMENTARE (ma dico io COOOSA???), vedi “il processo di Biscardi” (che da quando sono nata ha sempre la stessa parrucca) oppure la strepitosa “Controcampo” che non ho ben capito ancora a cosa serve, commentano di più la Canalis che altro…

 

La mia opinione sul calcio, com’è ben visibile, non è certo positiva, ma la devo a anni e anni di acute persecuzioni, di incubi e di fobie del PALLONE (ecco l’ho detto!!!!). Apro una piccola parentesi moralista…

Personalmente provo profonda tristezza nel vedere che molti ragazzi rinunciano all’istruzione, alle gioie e alle delusioni che comporta, alla facoltà di scegliere cosa fare nella vita…ma i sogni di ciascuno non sono sottoposti al giudizio di nessuno, altrimenti non sarebbero sogni.

Certo, sapere che un signor Vieri o un signor Totti hanno 100 volte lo stipendio di un laureato, beh, fa un po’ SCHIFO, diciamolo, ma sono i tifosi a permettere tutto ciò.

 

Chiusa la parentesi. Torniamo alla realtà…

Persino nei pub è facile trovare i tifosi che, con le loro grida goliardiche, guardano LA PARTITA…E io, annegata già da ore nell’alcol, osservo i loro volti, cosi assorti come se stessero parlando di chissà che, e dopo che la tortura dell’ora e mezza canonica è finalmente finita, si accende in me la speranza di poter socializzare, stare in gruppo… ma… NOO, torna la Canalis col suo bagaglino e i suoi vestitini. Dopodichè tutti a casa allegramente.

Almeno ho la consolazione che la domenica mattina si esce a fare un giro, all’aria aperta, tra amici, in totale relax.

E INVECE NO, ecco che nasce “CAMPIONI”!!! Ma campioni di che??? Di parolacce, bugie, polemiche… allora si!

 

Ma i tifosi la classificano come prima aspirazione da realizzare se si è ancora nell’età per farlo, ed è di una tristezza sconcertante…

Per non parlare delle mille ragazzine che impazziscono NON per il talento (a quel punto entusiasmo giustificato) ma per la presunta BELLEZZA DEI CAMPIONI, ma dico io, se non è follia questa…

Ma se tutto questo fa audience, allora siamo tutti più felici.

Siamo obiettivi, si spreca tanto di quel tempo dietro il calcio che se lo utilizzassimo in libri saremmo tutti dei premi NOBEL.

Ah…dimenticavo: se facessero un programma al giorno sulle veline ci sarebbero molte più critiche, ci sarebbero giudizi di moralità, costume e CULTURA, ma sul calcio queste cose non si dicono, il calcio è CULTURA.

Bando al femminismo.

Facciamo un esame all’università???

 

 

scusate se mi sono dilungata.

È solo una mia opinione, dettata specialmente dall’ironia con la quale osservo il mondo calcistico, niente di personale.

Sorridendo… EviMa

 

 

 

Redazione Step1

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