La piccola vittima è ancora in prognosi riservata. Il fucile è stato sequestrato per accertarne la provenienza e per i successivi esami balistici dei carabinieri del Ris di Messina. Giacomo Romeo, parente del bimbo e incensurato, è stato arrestato. L'arma sarebbe stata detenuta illegalmente
Carini, il bambino ferito da un colpo di fucile Arrestato lo zio per lesioni personali colpose
I carabinieri hanno arrestato Giacomo Romeo, 40 anni, magazziniere incensurato, per detenzione abusiva di armi e lesioni personali colpose. Sarebbe stato lui a imbracciare, ieri pomeriggio in via Fiume Falco a Carini (Palermo), la doppietta con regolare matricola, dalla quale accidentalmente è partito un colpo che ha ferito gravemente all’addome il nipote di soli quattro anni. Sono rimasti coinvolti anche Eleonora Adragna, la madre 30enne del piccolo, colpita alla gamba destra, e la figlia. Anche Romeo ha riportato una lievissima ferita alla gamba sinistra. I primi due feriti viste la gravità delle loro condizioni, sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo per essere sottoposti ad intervento chirurgico. Il bimbo è in prognosi riservata.
Il fucile che, secondo gli inquirenti, era detenuto illegalmente è stato sequestrato per accertarne la provenienza e per i successivi esami balistici, che saranno eseguiti dai carabinieri del Ris di Messina. Romeo su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato portato in carcere. Secondo una prima ricostruzione, si trovava su una parete come souvenir, nell’abitazione di Giacomo Romeo, cugino della donna, madre di due figli, che era andata a fare visita ai parenti. In quell’occasione il piccolo di quattro anni, incuriosito, avrebbe chiesto allo zio di mostrargli proprio quel fucile, presumibilmente scambiato per un giocattolo ornamentale. L’uomo avrebbe impugnato l’arma e l’avrebbe puntata in direzione del minore, simulando così lo sparo. Ma il fucile era carico e i pallini sono stati esplosi.