Giovanni Malagò commenta i dati sulla pratica sportiva in Italia che vede le Regioni meridionali in fondo alla classifica. In particolare situazione negativa in Calabria, Sicilia e Campania. Nell'Isola solo il 16 per cento pratica uno sport
Il 58% dei siciliani non fa alcuna attività sportiva Il presidente del Coni: «Il Sud una palla al piede»
Il Sud nello sport? «Una palla al piede nei numeri di quanti lo praticano», secondo il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Parole che arrivano a commento della pubblicazione dei dati sulla pratica sportiva in Italia. Le ultime tre regioni sono Calabria, Sicilia e Campania. E in particolare l’Isola si piazza al primo posto nella non lusinghiera classifica dell’inattività fisica: il 58,4 per cento dei siciliani non svolge alcuna attività.
«Come popolazione – afferma Malagò – Campania e Sicilia da sole valgono più di Svizzera e Olanda. La Campania ha il 13 per cento, è negativissimo ma in un certo senso ha anche il dato più positivo di tutti: l’11,4 per cento di chi fa sport in Campania è tesserato. Se non c’è qualche associazione o federazione in Campania una persona non riesce a fare sport: questa è una sconfitta della politica locale mostruosa. Complimenti invece alla Sardegna meglio anche di alcune regioni del Nord».
Come mostrano i dati presentati da Coni e Istat, nel 2016 le prime tre Regioni con una maggiore concentrazione di praticanti sportivi con continuità sono nell’ordine Trentino Alto Adige (36,2%), Emilia Romagna (31,1%), Lombardia (30,5%), mentre Calabria (16,5%), Sicilia (16,5%) e Campania (13,9%) si collocano in coda alla graduatoria regionale.
Nell’Italia meridionale ad eccezione della Sardegna, oltre una persona su due conduce una vita sedentaria. Nel 2016 particolarmente preoccupanti sono i livelli di inattività fisica superiori al 50% rilevati in Sicilia (58,4%), Campania (56,9%), Calabria (53,4%), Molise (52,5%), Puglia (50,6%) e Basilicata (50,4%).