The Voice France è appena andato in onda sulla prima rete televisiva francese e il giovane cantante catanese Nicola Cavallaro ha già buona parte del pubblico e dei giudici come fan. Il venticinquenne si è presentato alla prima blind audition del talent esibendosi con un testo di Alicia Keys. «Ho giocato molto sulla canzone scelta per l’esordio, quasi sempre eseguita come esercizio di stile dalle donne – racconta a MeridioNews -, che sul palco ho provato a interpretare in modo personale, per renderla più d’impatto».
Esperimento andato a buon fine visto l’esito della prova. «Sono contento soprattutto perché la platea si è resa conto che non imitavo un personaggio, ero senza filtri, così come sono», commenta il ragazzo. Un apprezzamento ancora più importante se si pensa alle critiche mosse a tanti personaggi emergenti costruiti a tavolino. «Cerco di farmi conoscere dalle piccole cose, sui social rispondo a tutti perché li uso in modo amichevole e non per farmi pubblicità».
Alla base di ogni successo, si sa, ci sono dei fan che non vanno trascurati. «Quando cominci a fare carriera e distaccarti dalle persone perché ti senti arrivato stai andando fuori strada. Sono loro che ascoltano la tua musica e diventano il fulcro del tuo successo». La musica è stata sempre presente nella vita di Nicola, grande ascoltatore tanto di rock, blues e vinili del passato – il suo gruppo preferito sono i Led Zeppelin – quanto di cantautori italiani come Lucio Battisti e Lucio Dalla.
«La musica mi ha salvato perché mi è stata accanto in alcuni periodi di forte stress, come quello, quando avevo 18 anni, della carriera militare come paracadutista della Folgore». Una scelta, fatta di sacrificio e sudore, compiuta per mettersi alla prova e comprendere valori che oggi si vanno perdendo sempre di più tra i più giovani. Dopo un anno c’è un cambio di marcia e l’iscrizione al dipartimento di Medicina e chirurgia. «Nell’esercito ti addestrano per il combattimento, mentre con la medicina potevo addestrarmi per salvare le persone». Così si mette di nuovo in gioco, riuscendo a guadagnarsi un posto a Messina, dove oggi frequenta il quarto anno.
Nel futuro, però, Nicola si vede con un microfono in mano. «Mi auguro di diventare un cantante perché amo quello che faccio e ci metto il cuore». Male che vada lo aspetta la carriera medica, forse in chirurgia plastica e ricostruttiva. Intanto però si concentra sul progetto da solista avviato da un anno e mezzo con l’associazione musicale Solo suono, lo studio di registrazione catanese con cui collabora e dove si sta già lavorando sul tour che lo vedrà impegnato quest’estate. Tra circa un mese uscirà in radio il primo singolo dell’album di brani inediti e in inglese, con cui si punta a un progetto internazionale che va oltre l’esperienza televisiva.
«I talent show italiani mi hanno invitato spesso – chiarisce Nicola – ma ho sempre rifiutato perché non avevo ancora un progetto solido e non volevo cadere nell’errore di partecipare senza avere in mente un repertorio e un genere ben preciso». Il programma francese, che lo ha notato su YouTube dove ha migliaia di visualizzazioni e condivisioni in tutto il mondo, è arrivato invece al momento giusto. «Sono legato alla Francia per diversi motivi e quando mi hanno contattato ho colto la palla al balzo», sottolinea Nicola, che partecipa non solo per la voglia di condividere la musica e allargare il bacino di utenza approfittando di questa vetrina, ma anche «perché in Francia non c’è un italiano che fa musica da più di vent’anni».
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