Il Plemmirio diventa riserva, almeno per un giorno. Escursioni, visite guidate, speleologia, arrampicate sportive, snorkeling e birdwatching sono alcune delle attività organizzate per il 2 giugno da Sos Siracusa, il coordinamento di cittadini e associazioni per la salvaguardia del territorio e dell’ambiente siracusano.
«L’idea è nata innanzitutto per sollecitare l’istituzione della riserva terrestre che è ferma al luglio del 2015 – spiega Fabio Morreale, presidente di Natura sicula e componente di Sos Siracusa -. L’iter burocratico infatti, è stato fatto fino al penultimo scalino, adesso manca solo la firma sul decreto istitutivo da parte dell’assessore regionale al Territorio. Inoltre, vogliamo dimostrare che l’istituzione della riserva non sarà un modo per blindare il territorio e bloccare lo sviluppo economico della città, ma anzi per proteggere e valorizzare il patrimonio creando nuove forme di economia dinamica e sviluppo sostenibile perché non è solo il cemento che crea posti di lavoro».
Attrezzare per un giorno la nascente riserva naturale orientata Capo Murro di Porco e Penisola della Maddalena come fosse già operativa «per far passare il messaggio che non bisogna aspettare che la riserva sia istituita – precisa Fabio Guarnaccia di Sos Siracusa – perché il luogo può essere fruito sin da subito se raggiungibile facilmente». È per questo che, per la giornata di prova del 2 giugno, sono stati organizzati dei servizi di collegamento fra il centro storico di Ortigia e il Plemmirio sia via mare che via terra: traghetti fra la Darsena e Punta del Pero, bus navetta con fermate a Punta del Pero, Punta della Mola, Punta Tavernara e Capo Murro di Porco e noleggio di bici dotate di tablet con descrizione e spiegazioni dei luoghi della futura riserva.
Per l’occasione, come per ogni riserva che si rispetti, saranno posizionate delle casette di legno da utilizzare come infopoint al capolinea dei traghetti e dei bus e in corrispondenza dei tre varchi principali e segnaletiche verticali lungo i sentieri per indicare direzioni, distanze e tempo di percorrenza. «Vogliamo evitare che passi il concetto che era meglio dare in gestione questo luogo a chi voleva realizzarci un hotel di lusso – affermato Guarnaccia – per questo abbiamo chiesto agli operatori di settore di non dare i servizi in maniera totalmente gratuita, per dimostrare che può esserci un ritorno economico anche in questo modo».
Dopo anni di lungaggini burocratiche e battaglie per la difesa del territorio «finalmente – dice Carlo Gradenigo di Sos Siracusa – per la prima volta, con questa iniziativa, possiamo essere davvero propositivi in maniera organica e dare una visione d’insieme di tutta la futura riserva, senza doverci concentrare solo a tutelare la parte più esposta a rischi di edificabilità e inaccessibilità». Il programma è ancora in fase di perfezionamento, ma «quale modo migliore – dicono dal coordinamento di associazioni ambientaliste – per festeggiare la Repubblica che tutela il paesaggio e il patrimonio storico?».
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