La storia di un uomo, il racconto di una vita fra desideri e follie. Il lavoro è di Salvatore La Porta, collaboratore della Villaggio Maori Edizioni
Il 17
Non un numero qualsiasi. Incerto, in bilico tra sfortuna e fortuna: numero demoniaco. E da demone inquieto, con il suo sguardo dia beffa: puntare il 17 è puntare realmente la sorte. Se la roulette è sfida, il mio numero ne è lessenza.
Il gioco è il suo passatempo preferito, il numero 17 la sua ossessione. La sua vita si svolge fra bordelli e sale da gioco. Fa il marito di professione: sposa vecchie signore vedove o comunque sole. Per LUI ereditare la fortuna di queste donne non è una colpa, piuttosto un merito: –Ho donato tranquillità e affetto, in cambio-, pensa.
Il 17, dunque, racconta la storia di un uomo immerso/perso nelle passioni, a volte un po nostalgico, avido di vita, desideroso di pienezza. E gli toccherà morire così, ancora affamato.
Ma non voglio svelare nientaltro per non togliere, a chi volesse, il gusto di leggerlo.
Ricercato nello stile, incalzante nella trama, questo racconto è una sapiente miscela di prosa e poesia.
Il lavoro è merito di Salvatore La Porta, autore del racconto, nonché collaboratore della Villaggio Maori Edizioni, una casa editrice non-profit interamente dedicata ad autori emergenti.