Piano piano la nostra isola si sta svegliando. Come avveniva negli anni '70, "studenti e operai uniti nella lotta". Ci saranno anche i 'no muos', gesip, famiglie sfollate, centri sociali
Il 15 novembre, a Palermo, grande manifestazione popolare contro l’austerità e la precarietà. Verso un nuovo ’68?
PIANO PIANO LA NOSTRA ISOLA SI STA SVEGLIANDO. COME AVVENIVA NEGLI ANNI ’70, “STUDENTI E OPERAI UNITI NELLA LOTTA”. CI SARANNO ANCHE I ‘NO MUOS’, GESIP, FAMIGLIE SFOLLATE, CENTRI SOCIALI
In Italia non crescono solo le tasse: cresce anche la protesta. Ieri sera abbiamo dato la notizia che l’8 dicembre prossimo tanti movimenti spontanei – e tra questi I Forconi di Sicilia – scenderanno in piazza. Venti giorni prima, e precisamente il 15 novembre, è prevista, a Palermo, una grande “Assemblea cittadina per costruire la prossima tappa dell’assedio all’austerity e alla precarietà”.
L’appuntamento è al centro sociale Exkarcere, in via San Basilio, a due passi da via Roma. L’assemblea si annuncia particolarmente affollata. La novità è che il ‘Movimento’ sta lavorando a una ‘saldatura’ sociale che negli anni ’70 del secolo passato si sarebbe sintetizzato nello slogan: “Studenti e operai uniti nella lotta”.
A scorrere l’elenco di chi ha annunciato la partecipazione alla manifestazione ci si accorge che ci sono tutti i rappresentanti del disagio sociale che oggi va in scena a Palermo: gli operai della Gesip (ovvero i mille e 800 dipendenti della società del Comune che rischiano il licenziamento); le famiglie senza casa sgomberate nei giorni scorsi da via Pasquale Calvi; le famiglie senza casa ‘hotel Archirafi‘; i protagonisti del Centro Sociale ExKarcere; l’Unione Sindacale di base; la Confederazione Cobas; Slai Cobas per il sindacato di classe.
Accanto a questi ci dovrebbero essere pure i protagonisti del Movimento ‘No Muos’, ovvero il movimento che si batte contro l’installazione del mega-radar militare di Niscemi. E ci dovrebbero essere anche gli studenti medi, ovvero gli studenti dei Licei e, in generale, delle scuole superiori di Palermo. E gli studenti del Collettivo Autonomo.
Insomma, ci sembra giusto comunicare ai Governi nazionale e regionale che la Sicilia si sta svegliando…