Idrogeno, Cnr Itae: «Sicilia strategica. Oltre le industrie, si investa in mobilità green e comunità energetiche»

Grandi navi sostenibili, comunità energetiche diffuse e scambi green tra Europa e Africa. Se si parla di idrogeno, non riesce a non guardare al futuro come fosse già un po’ presente Antonino Aricò, direttore del Cnr Itae, l’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del Consiglio nazionale delle Ricerche. Con la sua sede principale a Messina – e le altre a Palermo e Augusta -, «ci occupiamo di idrogeno da 40 anni – racconta – con il professore Nicola Giordano, a cui l’istituto è intitolato, tra i precursori dell’idrogeno verde in Italia». E mentre la Sicilia tenta di mettere in piedi una strategia per una filiera energetica sostenibile, il Cnr Itae ha già da tempo la sua piccola hydrogen valley dimostrativa a Capo d’Orlando, nel Messinese.

Un interesse affatto nuovo quello della ricerca per questo elemento. «Nell’industria chimica si utilizzano grandi quantità di idrogeno con diversi impieghi, dalla produzione di ammoniaca e metanolo, da cui si ottengono fertilizzanti e plastiche, alla margarina – spiega Aricò – Il problema è che finora viene prodotto a partire da combustibili fossili, con una forte emissione di anidride carbonica, tra i principali responsabili dell’effetto serra». Eppure renderlo sostenibile è possibile, «producendolo tramite l’elettrolisi dell’acqua alimentata da fonti di energia rinnovabili». Per un uso applicabile a diversi campi: dalla stessa industria chimica – comprese raffinerie e acciaierie, trasformando in green un processo che oggi non lo è – alla mobilità sostenibile, passando per gli usi domestici.

«In sostituzione dei treni diesel si stanno già sviluppando i treni a idrogeno, alimentati da celle a combustibile come quelle utilizzate sulla navicella spaziale Apollo – racconta il direttore del Cnr Itae – Ma si pensa anche ai trasporti pesanti, come navi da crociera e aerei, il cui sviluppo tecnologico al momento è più indietro». Una ricerca che potrebbe rivoluzionare un intero settore, con importanti ricadute ambientali: basti pensare all’inquinamento provocato da una nave da crociera ferma al porto, costretta a tenere i motori accessi e a bruciare combustibile fossile per garantire i propri servizi a bordo.

Ci sono poi le case. «L’idrogeno sarebbe un grande alleato per le piccole isole, con comunità energetiche che aiutino a superare il fabbisogno di energia, specie d’estate quando la popolazione aumenta, oggi assicurato da generatori a diesel; e quello di acqua potabile, che alle Eolie, ad esempio, arriva da Napoli, aggiungendo anche l’inquinamento dovuto al trasporto». Settori per cui è indispensabile l’aiuto della tecnologia, su cui investire in parallelo. «Faccio l’esempio del fotovoltaico: i primi a fare ricerca sono stati gli Stati Uniti e l’Europa, ma i pannelli li producono soprattutto in Cina – spiega Aricò – Non dobbiamo fare lo stesso errore con l’idrogeno, ma anzi prestare attenzione al settore della manifattura, costruendo i nostri elettrolizzatori per produrre idrogeno verde e le celle a combustibile per utilizzarlo».

Senza dimenticare il ruolo strategico che la Sicilia può giocare, «diventando un punto di snodo tra il Nord Africa, ancora più ricco di noi di fonti rinnovabili, e il resto d’Europa». Immaginando un futuro idrogenodotto ma anche un possibile trasporto via nave di carrier liquidi di idrogeno, come già avviene per i combustibili fossili. E a far segnare un ulteriore punto all’Isola sarebbe anche la disponibilità di acqua, alla base del processo per ottenere l’idrogeno verde. «Al momento gli impianti dimostrativi lavorano su acqua già pura – ammette il direttore del centro di ricerca – ma su vasta scala è possibile procedere all’elettrolisi dell’acqua di mare o persino delle acque reflue». Una delle sfide della ricerca nel settore, che il Cnr Itae conduce anche nella piccola hydrogen valley dimostrativa di Capo d’Orlando: un impianto fotovoltaico da 100 chilowatt che alimenta un sistema di elettrolisi capace di produrre idrogeno poi compresso e veicolato in stazioni di servizio per dei mini-bus destinati ad attività ricreative.

Dagli usi residenziali alla mobilità, insomma, in Sicilia ci sarebbe parecchia strada possibile per l’utilizzo dell’idrogeno verde. Al momento intrapresa per lo più nel settore industriale, anche con il bando da 40 milioni del Pnrr dedicato alla creazione di impianti di produzione e stoccaggio in aree industriali dismesse. «È un bando che ci riguarda meno come enti di ricerca, ma si spera possa essere un inizio concreto per il processo di riconversione degli impianti industriali – commenta Aricò – assolutamente necessario e urgente per rimanere in linea con gli obiettivi europei». Buoni propositi da allargare – si spera in fretta – al resto degli ambiti di utilizzo: «La speranza – conclude Aricò – è che il nuovo governo regionale sostenga con lo stesso entusiasmo del precedente lo sviluppo dell’idrogeno verde».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Grandi navi sostenibili, comunità energetiche diffuse e scambi green tra Europa e Africa. Se si parla di idrogeno, non riesce a non guardare al futuro come fosse già un po’ presente Antonino Aricò, direttore del Cnr Itae, l’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia del Consiglio nazionale delle Ricerche. Con la sua sede principale a Messina […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]