Le 19 giornate di questo campionato hanno proposto un modello Samp vincente amplificato, all’esterno, anche dalla contagiosa euforia del presidente Ferrero. Personaggio folkloristico ma che, in un mondo come quello del calcio rigidamente vincolato a determinati cliché, ha portato sicuramente una ventata di aria nuova
I rosanero vanno a Genova «Prova di maturità contro la Samp»
Quando lo scorso 13 dicembre il Palermo affrontò al Barbera il Sassuolo quasi tutti gli addetti ai lavori identificarono quella partita come la sfida tra le due squadre rivelazione del campionato. Guardando con attenzione il film proiettato nel girone di andata, questa etichetta si adatta ancora di più al match tra i rosanero e la Sampdoria in programma domani alle ore 15 a Marassi e valida per la prima giornata di ritorno. Se la compagine di Iachini dopo una partenza diesel ha stupito finora in qualità di neopromossa fornendo ottime risposte sul piano del gioco e della continuità, i blucerchiati sono andati anche oltre facendo qualcosa di straordinario in un girone di andata da incorniciare. Nessuno avrebbe immaginato che la Sampdoria avesse girato al terzo posto in classifica a quota 33 punti (in compagnia del Napoli) e invece la formazione guidata da Mihajlovic ha trasformato il sogno in realtà imponendosi come outsider costantemente a ridosso delle principali antagoniste nella lotta scudetto (Juventus e Roma).
Le 19 giornate di questo campionato hanno proposto un modello Samp vincente amplificato, all’esterno, anche dalla contagiosa euforia del presidente Ferrero. Personaggio folkloristico ma che, in un mondo come quello del calcio rigidamente vincolato a determinati cliché, ha portato sicuramente una ventata di aria nuova. E anche idee brillanti come dimostrano gli ultimi colpi di mercato, Muriel ed Eto’o. Il numero uno del club blucerchiato, insomma, non è solo una figura mediatica ma anche un presidente coraggioso, in grado con delle intuizioni (e con il supporto ovviamente dei suoi collaboratori) di tenere sempre alto il livello di competitività della squadra e alimentare l’entusiasmo dei tifosi. E’ uno scenario simile a quello delineato a Palermo ai tempi d’oro dell’era Zamparini quando l’imprenditore friulano, grazie alle sue risorse, non badava a spese potendosi permettere grossi investimenti e giocatori capaci di stuzzicare la fantasia della gente.
Al di là delle analogie tra i due presidenti, è il confronto a distanza tra i due allenatori uno dei temi principali di Sampdoria-Palermo. Si tratta, infatti, della classica sfida tra due squadre figlie dei propri tecnici, espressione diretta dello spirito e della mentalità dei due timonieri. Sampdoria e Palermo, anzi, sono forse le compagini di questa serie A in cui si vede con maggiore chiarezza la mano dei due allenatori, Mihajlovic e Iachini, i principali artefici dell’exploit delle rispettive creature. Il match di domani, in particolare, avrà un sapore speciale per il tecnico rosanero che per la prima volta incrocerà da avversario al Ferraris la squadra con la quale nel 2012 conquistò ai playoff la promozione in serie A prima dell’improvvisa interruzione del rapporto professionale. Uno stimolo in più per Iachini, legato affettivamente alla realtà blucerchiata e inconsciamente stimolato dalla voglia di dimostrare che sulla panchina dei liguri avrebbe potuto fare un buonissimo lavoro anche nella massima serie. Questa soddisfazione l’ha avuta finora alla guida del Palermo.
Determinanti, in questo contesto, la compattezza di un collettivo sintonizzato sempre sulle sue frequenze e anche la qualità di giocatori come Vazquez e Dybala (15 gol e 12 assist, insieme, nel girone di andata) in grado con la loro classe di impreziosire un gruppo impostato giustamente con la mentalità da provinciale. Due consigli alla Samp in vista della sfida di domani: particolare attenzione va dedicata a Dybala (l’argentino, che ha stabilito un record essendo il primo rosanero in A ad avere chiuso l’andata in doppia cifra, ha già segnato 3 gol ai blucerchiati) e un occhio di riguardo anche per il primo tempo, frazione di gioco nella quale i rosa hanno segnato finora 21 gol sui 31 totali (12 addirittura nei primi 20 minuti). Da non sottovalutare, inoltre, il desiderio degli ospiti di riprendersi i due punti persi all’andata alla luce del pareggio in extremis dei blucerchiati: «Fa parte del calcio – ha spiegato Iachini – si sa che la giocata di un avversario può tenere viva la partita. La Samp ha qualcosa in più sul piano dell’esperienza e della conoscenza della categoria. Ha già giocato in A lo scorso anno, noi invece dobbiamo crescere e maturare».
Con quale formazione Iachini inaugurerà il girone di ritorno? Sarà certamente della partita Dybala che ieri è tornato a lavorare in gruppo. Ottimismo anche per Maresca, ex di turno, reduce da una contusione al tallone sinistro rimediata nella porzione iniziale del match contro la Roma. In difesa, verso la conferma Vitiello al posto di Munoz destinato ancora una volta alla panchina in attesa di una schiarita sul suo futuro. In questo momento, gli sviluppi legati ai rinnovi e le voci di mercato possono influenzare le scelte degli allenatori. E in tema di mercato il Palermo sta già gettando le basi per la prossima stagione. Lo zoom è allargato sulla difesa, sia in uscita (Bamba è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto al Leeds, club che ha raggiunto l’accordo anche con il centrocampista Ngoyi) ) sia in entrata: a prescindere dagli scenari legati alla situazione di Munoz, la società rosanero ha praticamente definito l’acquisto di Julian Velazquez, difensore argentino dell’Independiente. Il giocatore classe 1990, adattabile come centrale e anche come terzino, arriverà però a giugno. Velazquez, infatti, in quanto extracomunitario al momento non è tesserabile dal Palermo e in questi sei mesi verrà parcheggiato all’estero (quasi certamente in Romania).