E’ PESANTISSIMO IL GIUDIZIO DI ANTONELLA LETO – CANDIDATA ALLE ELEZIONI EUROPEE NELLA LISTA TSIPRAS – SULL’ENNESIMO BARCONE CARICO DI PERSONE INGHIOTTITO DAL MARE. L’INTERVENTO DI ANTONIO MAZZEO, ALTRO CANDIDATO-TSIPRAS. IACOLINO (FORZA ITALIA): “SBAGLIATO IL REGOLAMENTO DI DUBLINO”. YLENIA CITINO: “L’EUROPA CHE FA?”
“Quelle di queste ore, come quelle che si susseguono ormai da anni nel Canale di Sicilia e in tutto il Mediterraneo, sono delle vere stragi di Stato, perpetrate dall’Unione Europea e dal suo asservimento a politiche di chiusura e negazione dei più basilari principi dei diritti umani, della solidarietà, della promozione dell’accoglienza.”
Lo afferma Antonella Leto, candidata della lista “L’altra Europa con Tsipras” aderendo all’appello per l’apertura di corridoi umanitari nel mediterraneo, sottoscritto da decine di organizzazioni non governative, da intellettuali, artisti e politici di tutta Europa.
“La storia ci insegna che la chiusura fisica e culturale dei paesi è stata sempre e solo foriera di tragedie e di sottosviluppo; una lezione che tutta l’Europa non può dimenticare”.
Gli fa eco Antonio Mazzeo, altro candidato della lista “LAltra Europa per Tsipras”.
“Ancora una volta – dice Mazzeo – i media riportano la cronaca, freddamente numerica, dellennesima strage avvenuta nel Mediterraneo. Ancora una volta i rappresentanti delle istituzioni mettono in scena il solito spettacolo dello ‘schok’ e del ‘dolore’, sorvolando sulle proprie responsabilità. Lacrime di coccodrillo sono state versate anche dopo la strage del 3 Ottobre a Lampedusa, ma la risposta a quei morti non è stata lapertura di corridoi umanitari, ma lulteriore militarizzazione del Mediterraneo, tramite loperazione Mare Nostrum, che prima ancora di essere unoperazione di soccorso, punta al controllo delle rotte e delle frontiere”.
“Se il Mediterraneo è diventato una grande fossa comune – aggiunge il candidato della Sinistra – lo si deve allEuropa e alla guerra ai migranti e alle migrazioni messa in atto in questi anni. Il Governo italiano non è estraneo a tutto questo, anzi è complice. I nostri politici non fanno altro che lamentarsi dellEuropa per lavarsi le mani dal sangue versato sulle nostre frontiere. Quegli stessi politici, però, Alfano e Renzi in testa, hanno sempre appoggiato e sostenuto le politiche europee e non hanno mai proposto un alternativa. Nessuno ha mai chiesto labolizione della direttiva Dublino III, ad esempio, quella che di fatto nega la libertà di movimento nel Continente, se non si ha un documento comunitario, e tutti hanno continuato a mantenere in vita anche sul territorio nazionale leggi razziste come la Bossi-Fini erede della Turco- Napolitano”.
“Chiedo di smetterla con i rimpatri – conclude Mazzeo – di abolire operazioni dispendiose di controllo delle frontiere come Frontex, e che si rompa il circolo perverso di favori con i regimi del Nord Africa, lautamente ricompensate per il loro impegno nel bloccare i migranti, indipendentemente dai mezzi adottati. Tutto questo per riconoscere e salvaguardare, non solo il diritto di mobilità di tutte e tutti, ma lo stesso diritto desistere”.
Sui migranti che continuano a morire interviene anche l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore Iacolino, candidato alle europee, sempre nel collegio Sicilia-Sardegna, nella lista degli azzurri.
Dice Iacolino: “Per quanto tempo ancora assisteremo a stragi di migranti nel canale di Sicilia? Quanto tempo ancora servirà al governo italiano per chiedere la revisione del regolamento di Dublino, firmato dall’attuale ministro dell’Interno, che costringe esclusivamente gli Stati di primo approdo a farsi carico dei migranti? Per quanto tempo ancora lItalia da sola potrà sostenere economicamente un impegno così oneroso come loperazione Mare Nostrum, non sufficiente a contrastare i mercanti di morte e prevenire autentiche tragedie?”.
Secondo leurodeputato di Forza Italia, “il barcone affondato tra la Libia e Lampedusa, 17 morti che si aggiungono alla lunga sequenza di vite spezzate in mare, è il ritratto di unEuropa egoista e di un Governo nazionale incapace”.
“Anziché pensare a questioni monetarie – euro sì euro no – gli Stati membri diano vita finalmente ad unEuropa dei popoli che, a partire dalle politiche migratorie, dimostri una reale condivisione delle responsabilità e degli oneri”.
“Loperazione Mare Nostrum, che costa allItalia 9,3 milioni di euro al mese – aggiunge – deve necessariamente essere estesa a tutti gli altri Stati dellUe. Serve unazione corale per affrontare un vero e proprio dramma umanitario. Non ci si può girare dall’altra parte e far finta di non vedere. Basta! In gioco cè la credibilità delle istituzioni europee, già al minimo storico, se è vero come è vero che un elettore su due non andrà a votare il 25 maggio”.
“La linea di Forza Italia – conclude Iacolino – è rappresentata dalla risoluzione votata dal Parlamento europeo lo scorso 23 ottobre, della quale sono stato relatore, che garantisce un approccio comune e condiviso all’emergenza migrazione: rimpatrio immediato, nel rispetto dei diritti della persona, dei migranti economici senza contratto di lavoro; accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo in tempi ridotti; accordi di cooperazione con i Paesi terzi; trasferimento dei migranti in tutti gli Stati dell’Unione europea per consolidare una politica solidale e responsabile che sappia affrontare la sfida migratoria”.
“Non bisogna essere hacker informatici per trovare su internet le decine di gruppi Facebook gestiti da siriani, tunisini e libici che propongono offerte viaggio a poveri disperati, disposti a pagare anche 9 mila euro per una traversata della morte – afferma Ylenia Citino, catanese e candidata alle Europee per Forza Italia (circoscrizione Isole) -. Questi traghettatori criminali non pensano nemmeno a nascondersi, sono lì e fanno affari sotto gli occhi di tutti. La sconcertante inazione dellUnione Europea dinanzi a un problema che presto diventerà di portata mondiale porterà a conseguenze catastrofiche, se non si agisce immediatamente”.
“Solo oggi Catania – aggiunge la candidata di Forza Italia – attende altri 206 esseri umani, salvati dalla furia delle acque, assieme ad altri 17 che non ce lhanno fatta. Questo scempio lascia tracce anche nella nostra popolazione, turbata da queste perdite di vite umane e allo stesso tempo impossibilitata a prestare aiuto come vorrebbe, per mancanza di fondi. La firma scellerata del regolamento di Dublino 2 da parte del nostro Ministro degli Interni – conclude Citino – ha innescato un circolo vizioso. Dobbiamo arrestare la pratica che ne è derivata di chiedere diritto dasilo quando ancora si naviga tra le acque. LEuropa chiacchiera, rilascia dichiarazioni di solidarietà, ma quandè che passerà ad azioni concrete?.
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