I parlamentari del movimento 5 stelle all'ars non lo dicono chiaramente. Ma e' chiaro che si riferiscono ai deputati di forza italia e del nuovo centrodestra che, sottobanco, potrebbero salvare l'assessore nelli scilabra dalla censura
I grillini all’attacco: “All’Ars c’è puzza di inciucio”
I PARLAMENTARI DEL MOVIMENTO 5 STELLE ALL’ARS NON LO DICONO CHIARAMENTE. MA E’ CHIARO CHE SI RIFERISCONO AI DEPUTATI DI FORZA ITALIA E DEL NUOVO CENTRODESTRA CHE, SOTTOBANCO, POTREBBERO SALVARE L’ASSESSORE NELLI SCILABRA DALLA CENSURA
Un comunicato diramato stasera dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle conferma i dubbi di inciucio tra il Governo regionale di Rosario Crocetta e le ‘presunte’ opposizioni.
I grillini, ovviamente, si tirano fuori da questi ‘giochi’, a quanto pare sponsorizzati da ambienti vicinissimi a Silvio Berlusconi. Il loro comunicato è generico. Ma si capisce lontano un miglio che parlano dei gruppi parlamentari di Forza Italia e del Nuovo centrodestra.
La puzza di inciucio – si legge nel comunicato dei grillini – è forte, fortissima. L’opposizione smentisce, com’è ovvio che sia, ma gli indizi ci sono tutti. Speriamo di sbagliarci, ma il tempo è sempre galantuomo, vedremo a chi darà ragione. I primi test, comunque, sono a stretto giro di posta: aspettiamo tutti al varco della votazione anti-Scilabra e sulla vicepresidenza”.
“Non vorremmo assistere – aggiungono i deputati – ad una riedizione, a parti invertite, di quanto successo col Governo Lombardo, quando le urne mandarono al Governo il centrodestra e gli accordi di ‘Palazzo’ cambiarono vergognosamente le carte in tavola”.
“L’intesa invocata dall’opposizione sui ‘patti strategici, prima di tornare al voto’ – continuano i deputati del Movimento 5 Stelle – ci sembra sincera come una banconota da 15 euro. Per realizzare importanti leggi sulle emergenze della Sicilia, considerata anche l’esasperante lentezza di questo Parlamento, ci vorranno anni, praticamente più o meno quelli che servono per portare a compimento questa disastrosa legislatura e a salvare gli stipendi a tutti deputati, che tutto vogliono, tranne che tornare a casa”.
“Intanto – proseguono i parlamentari – l’opposizione sembra aprire a qualsiasi ipotesi, ribaltone compreso, e non è un caso che il loro comunicato sia stato letto quasi universalmente in questo modo. Noi non ci meraviglieremmo assolutamente di trovarci pezzi dell’opposizione dal lato di Crocetta, oppure di vederla votare compatta, o quasi, contro la mozione alla Scilabra. In questo caso sarebbe però difficile per tanti di loro rimangiarsi quanto affermato finora, perfino in conferenza stampa. I siciliani avranno pure la memoria corta, ma non sono stupidi. In ogni caso, saremo ben lieti di fornire a tutti gli opportuni ripassi”.
“Quello che più fa male – concludono i deputati – è continuare ad assistere a questo ignobile teatrino della politica, mentre la Sicilia affonda. Noi non siamo disposti a rimanere alla finestra”.
Nota a margine
I dubbi dei grillini sono i nostri dubbi. Suffragati dalla sfacciataggine dei consiglieri comunali di Palermo di Forza Italia che, la scorsa settimana, dopo aver predicato per mesi contro le tasse assurde della Giunta comunale di Leoluca Orlando, quando il PD ha tolto il voto alla proposta tassaiuola del Sindaco del capoluogo siciliano, si sono precipitati a votare una Tasi con l’aliquota più alta d’Italia. Incredibile!
Le vere vittime di queste pagliacciate politiche, oltre che i cittadini di Palermo, sono gli elettori di centrodestra palermitani che vanno ancora dietro a Forza Italia.
In queste ore Palermo e, soprattutto, Roma ‘chiamano’ il gruppo di Forza Italia all’Ars. Il capogruppo a Sala d’Ercole di questa forza politica, Marco Falcone, persona per bene e preparata, smentisce e ribadisce che il suo Partito è all’opposizione.
Come dicono i grillini nel comunicato di stasera, saranno i fatti – la votazione sulla vice presidenza dell’Ars e, soprattutto, la censura alla disastrosa ‘assessore’ Nelli Scilabra – a dire come stanno le cose.
Sul Nuovo centrodestra democratico c’è poco da dire: da due anni il Governo di Rosario Crocetta garantisce l’accoppiata catanese Pino Firrarello-Giuseppe Castiglione. Tant’è vero che in Aula il capogruppo di questo partito, Nino D’Asero, espressione dei già citati Firrarello e Castiglione, non ha mai fatto opposizione al Governo Crocetta.
Certo, Francesco Cascio, autorevole esponente degli alfaniani siciliani, dice altre cose. Non resta che aspettare i fatti.
Sarebbe bene – anche per fare chiarezza e visto che il Governo Crocetta, in Aula, non ha una maggioranza – evitare il ricorso al voto segreto. Anche per far capire agli elettori come stanno le cose.
g.a.