I due miliardi e passa di ‘risparmi’ del presidente Crocetta e la Sicilia che affonda sempre più tra drammi sociali e suicidi

Certe volte il gioco delle coincidenze è macabro. Proprio ieri pomeriggio, mentre il presidente della Regione, Rosario Crocetta, si esibiva in una delle sua solite conferenze stampa ricche di annunci e poveri di fatti, arrivava come un fulmine la notizia del terzo suicidio nel mondo della formazione professionale siciliana. La notizia è arrivata mentre con un collega, via facebook, commentavamo le ultime sparate del governatore della nostra disgraziata Isola sulla nostra ancora più disgraziata economia.

Ieri il presidente ha detto che la Regione siciliana non fallirà più. A parte il fatto che, a nostro avviso – conti alla mano – è già fallita da un pezzo, ci ha colpito la solita frase a effetto del solito Crocetta: la Regione, nei nove mesi del suo disastrato e disastroso Governo, avrebbe risparmiato non abbiamo capito se un miliardo, un miliardo e mezzo, due miliardi e due miliardi e mezzo di euro. La cifra, cari lettori, non ha importanza, trattandosi dei numeri forniti dal presidente della Regione, che cambiano di giorno in giorno come le sue posizioni sul Muos, sull’acqua, sui rifiuti eccetera eccetera.

Quello che ci ha colpito, nella solita conferenza stampa con i soliti ‘effetti speciali’ di ieri sera è la coincidenza tra l’annuncio del ‘risparmio’ di uno a due miliardi di euro e la morte del terzo dipendente della formazione professionale per suicidio.

Mentre il presidente Crocetta con il suo solito sorriso annunciava il suo ennesimo ‘successo’, noi pensavamo alle imprese siciliane che, da oltre un anno e forse più, non percepiscono i pagamenti dovuti dalla Regione. Pensavamo ai lavori pubblici bloccati. Alle risorse del Fondo sociale europeo destinate alla Sicilia e da quasi due anni ‘custoditi’ nelle ‘casse’ romane invece di essere utilizzati nella nostra Isola (tutto questo mentre i dipendenti della formazione professionale restano senza stipendio).

Pensavamo alle file nei laboratori di analisi degli ospedali pubblici. Sempre a proposito di sanità, mentre il presidente Crocetta parlava dei ‘risparmi’, pensavamo alla donna di Gangi morta di parto perché nell’ospedale di Nicosia, supponiamo per ‘risparmiare’ ed evitare il ‘default’, opera una Chirurgia senza la Rianimazione. E perché il Servizio di Elisoccorso – pagato dalla Regione, questa volta senza badare a ‘risparmi’ – è arrivato con ‘appena’ tre ore di ritardo…

Ancora: pensavamo ai Comuni ancora senza bilancio a Ferragosto: a quei Comuni che hanno abbandonato le fasce sociali deboli (anziani, portatori di handicap, malati cronici). Pensavamo ai dipendenti delle nove Province senza stipendi. Tutti capi famiglia, supponiamo, che da due mesi vivono di prestiti mentre il Governo regionale ‘risparmia’.

Pensavamo alle scuole – Licei e, in generale, scuole superiori – la cui gestione logistica sta passando allo Stato, perché le amministrazioni provinciali commissariate non hanno più nemmeno i soldi per fare pulire le aule e i cessi. Pensavamo al mondo della pesca completamente abbandonato a se stesso.

Pensavamo alle autostrade, alle strade a scorrimento veloce e alle strade statali siciliane abbandonate a se stesse senza lavori di manutenzione (registriamo tanti incidenti stradali in questi giorni, soprattutto nelle strade statali: sarà un caso?). Pensavamo all’agricoltura siciliana allo sbando. Pensavamo ai rifiuti in mezzo alle strade.

Mentre pensavamo a questo e a gli altri disastri sociali provocati da questo Governo, mentre il presidente illustrava i ‘risparmi’ della sua ‘straordinaria’ esperienza di Governo ci chiedevamo, sommessamente, se i responsabili delle forze politiche siciliane si rendono conto di quello che hanno combinato mandando alla presidente della Regione un personaggio come Crocetta.

Ci chiedevamo – e ci chiediamo – se i dirigenti del Pd siciliano si sentono almeno un po’ responsabili di quello che sta succedendo in Sicilia. Se il signor Raffaele Lombardo, se il signor Gianfranco Miccichè e se il signor Giuseppe Firrarello si sentono un po’ responsabili di tutto quello che sta succedendo in Sicilia.

Ci chiedevamo – e ci chiediamo – fino a che punto la presenza di un personaggio come Crocetta alla presidenza della Regione sia ancora compatibile con il futuro di oltre 5 milioni di siciliani.

 

 

 


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