I 1800 dipendenti della gesip che, da settembre, rischiano di rimanere in mezzo alla strada non dovrebbero disperare. Nè dannarsi alla ricerca di un interlocutore istituzionale che possa aiutarli.
I dipendenti Gesip presentino il conto ai responsabili: Pdl e Udc
I 1800 dipendenti della Gesip che, da settembre, rischiano di rimanere in mezzo alla strada non dovrebbero disperare. Nè dannarsi alla ricerca di un interlocutore istituzionale che possa aiutarli.
A nostro avviso, infatti, dovrebbero rivolgersi a coloro i quali hanno creato questa società. Gli stessi che in questi anni, hanno sempre garantito le risorse per i loro stipendi. E chi sono? Come sappiamo, la Gesip è una invenzione della giunta Cammarata. Nel 2001 a crearla sono stati il Pdl, con l’avallo dell’Udc che di quella giunta era parte.
Questi due partiti sono sempre andati con il cappello in mano a Roma per chiedere i finanziamenti necessari a garantire i 1800 operai palermitani. E, trovando nella capitale, un governo nazionale amico pronto ad accontentarli, sono sempre tornati con le tasche piene.
Oggi i signori del Pdl e dell’Udc sono tra i maggiori sostenitori de governo Monti. Ma, poiché a Palazzo delle Aquile, non c’è più l’amico di Schifani & co., non hanno più interesse a perorare la causa Gesip. Anzi, al contrario, fregandosene della sorte di 1800 padri di famiglia, hanno tutto l’interesse a mettere in difficoltà colui il quale li ha umiliati alle ultime amministrative, ovvero Leoluca Orlando. Che questo disastro lo ha ereditato.
E, allora, i dipendenti Gesip, piuttosto che chiedere risposte al nuovo sindaco, dovrebbero riunirsi in un sit-in permanente davanti le sedi del Pdl e dell’Udc che, invece di pensare al loro futuro, in questo momento stanno giocando sulla loro pelle una sporca partita politica.