La rassegna stampa di palazzo reale, la sede del parlamento siciliano, è parziale? a giudicare da un comunicato dei cobas codir - il sindacato più rappresentativo della regione siciliana, sembrerebbe proprio di sì.
I Cobas della Regione all’attacco: “La rassegna stampa dell’Ars censura i giornali on line ‘scomodi”
La rassegna stampa di Palazzo Reale, la sede del Parlamento siciliano, è parziale? A giudicare da un comunicato dei Cobas Codir – il sindacato più rappresentativo della Regione siciliana, sembrerebbe proprio di sì.
“LArs, Assemblea regionale siciliana – scrivono in un comunicato i segretari generali storici di questa organizzazione sindacale, Dario Matranga e Marcello Minio – oltre ai tanti primati per cui ‘si distingue’, sembrerebbe volerne conquistare uno nuovo: quello della rassegna stampa dei siti web regionali pubblicata sul sito istituzionale www.ars.sicilia.it – che sembrerebbe volere escludere, in modo sistematico, alcuni siti forse ritenuti ‘scomodi’ e, invece, molto consultati in tutta la Sicilia come dimostrano le statistiche informatiche”.
“Essendo quello dellArs un sito istituzionale – sottolineano i due sindacalisti – riteniamo che dovrebbe rappresentare tutte le posizioni presenti nellarco parlamentare e, in nome del pluralismo e della democrazia, chiediamo al presidente dellArs, Giovanni Ardizzone, di fornire a tutti i cittadini una plausibile spiegazione dello strano fenomeno e di dare unapposita direttiva affinché questo strumento possa essere lo specchio della realtà e non unincompleta, parziale e distorta rappresentazione dellinformazione che corre sul web”.
A noi, in verità, le considerazioni dei Cobas Codir della Regione sembrano un po’ forti. Detto questo, da quando siamo in rete, non abbiamo mai letto un comunicato dei Cobas inesatto.
Ciò posto, anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, è persona estremamente attenta e corretta.
La storia è strana. Molto strana.