Guidava l’auto su cui morì il suo amico di 22 anni Condannato per omicidio colposo, patente sospesa

Dieci mesi di reclusione per omicidio colposo, con pena sospesa, per Salvo Ciadamidaro. Il 21enne adranita, la sera del 31 ottobre 2017, guidava la Fiat Punto che si è schiantata contro un muro. Sul sedile del passeggero viaggiava Carmelo Bulla, 22 anni, morto qualche ora dopo il suo ricovero in ospedale. Adesso la giudice per l’udienza preliminare di Catania, Giuseppina Montuori, ha stabilito la condanna per il conducente dell’auto. A Ciadamidaro, difeso dall’avvocato Salvo Catalfo, è stata sospesa la patente per due anni.

L’incidente è avvenuto lungo la strada che collega il centro abitato di Santa Maria di Licodia con Biancavilla. La vettura si è schiantata contro il muro che delimita via Alcide De Gasperi. Bulla è prima rimasto gravemente ferito, per poi morire nella struttura sanitaria dove era stato portato. I due stavano tornando verso Adrano dopo avere trascorso la notte di Halloween a una festa nel territorio licodiese: Ciadamidaro non seguì la strada e, invece di fare una curva a destra, proseguì dritto fino allo schianto contro il muro. Il suo amico morì nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania, lui venne ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cannizzaro, ma si salvò.

La procura aveva chiesto per il 21enne alla guida la pena di 15 mesi di reclusione e il ritiro della patente per cinque anni. Richieste che la giudice ha deciso di ridurre nel suo dispositivo. Non luogo a procedere, invece, per non avere commesso il fatto, per il funzionario del Comune di Santa Maria di Licodia che era accusato di concorso in omicidio colposo. Il dipendente pubblico era finito in mezzo al processo perché, secondo l’accusa, la situazione di pericolo in via De Gasperi non era adeguatamente segnalata. Probabilmente gli atti verranno trasmessi alla procura per l’individuazione dell’addetto al servizio di segnaletica stradale del Comune di Santa Maria di Licodia, onde promuovere un nuovo procedimento giudiziario.


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