La risposta dell’Asp di Catania a Guia Jelo: «Tutti hanno diritto allo psicologo, senza limiti di età»

«Tutti i cittadini, senza alcun limite di età accedono ai servizi di supporto psicologico. Nessuno nega cure se appropriate». A qualche giorno di distanza dal video in cui l’attrice catanese Guia Jelo ha denunciato che le è stato «negato lo psicologo perché ho settant’anni», è arrivata la replica da parte del direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Asp di Catania Carmelo Florio. «È il caso di precisare che l’accesso ai servizi prevede un iniziale contatto con l’utente, anche senza richiesta del medico curante, e una prima valutazione della domanda di assistenza da parte degli operatori, per individuare una priorità di trattamento e proporre delle risposte terapeutiche». Stando a quanto precisato dall’azienda sanitaria provinciale, dunque, lo psichiatra che per primo vede l’utente non necessariamente prescrive terapie
farmacologiche, ma può anche eseguire un primo colloquio di orientamento. In base alla prima valutazione, si decide poi il percorso da intraprendere che può anche essere quello di indirizzare a uno psicologo.

«Qualora lo volesse, l’interessata potrà rivolgersi ai servizi aziendali di Salute mentale e di supporto psicologico, senza alcuna restrizione d’età, così come per ogni cittadino», ha dichiarato il direttore Florio che si è anche già reso disponibile a incontrare di persona Guia Jelo e ad ascoltarla. Nello sfogo che ha affidato al video pubblicato sulla sua pagina Facebook, l’attrice ha raccontato di stare vivendo una profonda sofferenza dopo la morte della madre e non avere trovato accoglienza da parte del dipartimento che, invece, l’avrebbe rimbalzata al centro Alzheimer. «Si tratta di un ambulatorio di secondo livello – precisa Florio – che interviene su problematiche di disturbi cognitivi e demenze» ed è riservato alle persone dai 65 anni in su dal primo episodio di disturbo psichiatrico. «L’accesso avviene tramite invio da parte del medico di medicina generale o di altri servizi dell’Asp di Catania – spiega il direttore del dipartimento di Salute mentale – attraverso richiesta di consulenza per valutazioni di approfondimento diagnostico riguardo a disturbi cognitivi o disturbi comportamentali in demenza. Dopo l’accertamento si può accedere a trattamenti specifici sia farmacologici, sia psicologici di supporto, sia di riabilitazione cognitiva con una presa in carico multispecialistica dedicata». Il direttore Florio ha già disposto opportune verifiche per accertare quanto accaduto.


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