Al momento dell'arresto, Giuseppe Vaiana stava giocando alle slot machine. Nel 1990, l'uomo, insieme al fratello Michele Claudio, uccise la sorella e Paolo Favara. Tra i moventi del duplice delitto, il timore che venisse scoperto lo stupro della nipote
Guardia di Finanza cattura un latitante in Germania Condannato a ergastolo per omicidio della sorella
Temeva di poter finire in carcere, dopo aver violentato la nipote. È questo il motivo che il 24 agosto 1990 portò Giuseppe Vaiana a uccidere la sorella Caterina e Paolo Favara, all’epoca dei fatti di 33 e 30 anni. L’uomo è stato arrestato ieri a Ludwigshafen, in Germania, su mandato di arresto europeo, emesso dalla Corte di Assise di Trapani, dopo le indagini svolte dalla Guardia di Finanza che avevano individuato all’estero il ricercato.
Vaiana è stato condannato a inizio maggio alla pena dell’ergastolo, insieme al fratello Michele Claudio, che si trova in carcere. Entrambi avrebbero avuto un ruolo nel duplice omicidio. Per quanto riguarda il secondo, il movente riguarderebbe un prestito mai onorato di 13 milioni di lire. Soldi con i quali le vittime acquistarono il gregge che gestivano.
Le indagini sono state coordinate dalle procure di Marsala e Palermo con l’apporto dei Gruppi d’investigazione sulla criminalità organizzata (G.i.c.o.) e la collaborazione delle autorità tedesche. Fondamentali sono state le dichiarazione dei due figli delle vittime. Al momento della cattura, Vaiana si trovava all’interno di un internet cafè, intento a giocare con una slot machine.