Che la maggioranza del sindaco Massimiliano Giamusso vacillasse lo si sa da tempo. Adesso arriva l'ufficialità. Le grandi manovre per rimpiazzare un consigliere: in lizza ci sarebbero il cinquestelle Stefano Longhitano e il sammartiniano Tommaso Maltese
Gravina, traballa ancora la maggioranza in Consiglio Regolamento sui servizi cimiteriali fa fuori Filippo Riela
«Obbedisco». La parola, quella che Giuseppe Garibaldi mise nero su bianco nello storico telegramma in risposta al generale Alfonso La Marmora che gli intimava di fermare l’avanzata verso Trento contro gli austriaci, viene presa in prestito dal consigliere comunale Filippo Riela per rispondere all’invito del sindaco Massimiliano Giammusso di abbandonare la maggioranza. «Chi ha votato contro o si è astenuto, si può andare a cercare un’altra lista, un altro sindaco e un’altra coalizione», recita il messaggio inviato dal primo cittadino nel gruppo che riunisce Cambiamo Gravina, Rinnova Gravina e Impegno per Gravina, tutte liste di maggioranza. Negli ultimi giorni messaggi sui gruppi Whatsapp si rincorrono alternandosi con riunioni più o meno segrete. C’è frenesia a Gravina di Catania, dove tra operazioni politiche e dibattiti in Consiglio comunale, l’approvazione del regolamento sui servizi cimiteriali ha mietuto una vittima. «Passerò al gruppo misto», conferma Riela a MeridioNews. «Mi ritengo insoddisfatto di questa maggioranza che non rispetta i cittadini gravinesi», è l’affondo del consigliere.
Lo scossone tra le fila di Fratelli d’Italia si deve al regolamento per i servizi cimiteriali, la cui approvazione è stata discussa alla seduta del consiglio comunale del 12 aprile. «A gennaio del 2021 – spiega Riela – da presidente della quarta commissione ho presentato un emendamento che prevedeva l’introduzione di una decurtazione del costo dei loculi per tutte quelle persone che, nate o residenti a Gravina ed entro dieci anni dalla morte, non potendo riservare un posto al cimitero di Gravina perché occupato, fossero costretti a prenotare altrove». Un emendamento che non compare nel regolamento approvato.
«È stato stralciato – sottolinea Riela -, così all’utlima seduta ho ripresentato l’emendamento che mirava alla reintroduzione di questa disposizione ma senza successo». Tra le fila della maggioranza l’unico a votare a favore della proposta di Riela è stato Salvatore D’Urso. «La restante parte della maggioranza ha votato contrario – continua Riela -, così non mi sono sentito di votare favorevole all’approvazione dell’intero regolamento». Una circostanza che ha mandato su tutte le furie il sindaco e alla susseguente spaccatura. «Non accetto che un sindaco, di cui ho condiviso sin dall’inizio il percorso politico – rincara la dose il consigliere – ci tratti come un gregge subordinando la tenuta della maggioranza al voto di una determinata determinazione».
Se Riela è stato fatto fuori, D’Urso, sebbene si sia inizialmente ipotizzata una sua uscita, pare ancora essere in maggioranza. Rimangono dunque nove i consiglieri a sostegno del primo cittadino, ma presto le cose potrebbero cambiare. «Abbiamo beneficiato più volte del voto favorevole dei consiglieri di opposizione Stefano Longhitano e Tommaso Maltese», ha detto Giammusso a MeridioNews in occasione dell’adozione della variante urbanistica al piano di lottizzazione che prevede la costruzione di un residence in via Milanese con annessa strada pubblica. Tra i corridoi di palazzo comunale, si vocifera di un loro possibile passaggio in maggioranza. L’ipotesi potrebbe concretizzarsi già nel prossimo consiglio comunale, ma il condizionale è d’obbligo in attesa di altri potenziali scossoni. Se così fosse il Movimento 5 stelle perderebbe il suo unico rappresentante nel senato cittadino, mentre Luca Sammartino perderebbe un consigliere. La maggioranza, in tal caso, salirebbe a quota undici consiglieri comunali. Abbiamo provato a contattare il sindaco Giammusso per una replica, ma senza ottenere alcuna risposta.
Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Stefano Longhitano:
Non ho lasciato il Movimento cinque stelle e per il momento non c’è nessun passaggio tra le fila della maggioranza, in futuro si vedrà.